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Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti

28 luglio 2023 | 20:16
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Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti
Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti
Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti
Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti
Accoglienza, cure mediche e anche due interventi: i bambini saharawi sono ripartiti

L’operazione in Aoup e le vacanze nel Cuoio

Due bambini saharawi sono ripartiti alla volta del loro Paese con le mamme dopo essere stati sottoposti a intervento e cure all’ospedale Santa Chiara per correggere la labiopalatoschisi dall’èquipe del percorso multidisciplinare di cui è responsabile Gian Luca Gatti coadiuvato, oltreché dallo staff tecnico infermieristico, dai chirurghi Alessandro Giacomina e Matteo Ragoni, dall’anestesista Beate Kuppers e dalla neuropsichiatra infantile Roberta Battini con la sua èquipe.

Il progetto, dal nome Taleb Buya 2023, si è svolto sotto l’egida della Cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana la cui referente aziendale in Azienda ospedaliero universitaria pisana è Mojgan Azadegan. Il ricovero a carattere umanitario dei due bambini, finanziato dal Centro di salute globale Aou Meyer, è stato reso possibile anche grazie al sostegno dell’Associazione di solidarietà con il popolo saharawi di Piombino (Gdeim Izik) con la presidente Manola Mambrini, che si è fatta carico dell’organizzazione nonché delle spese di soggiorno e di viaggio delle due famiglie.

A Fucecchio

Dopo qualche settimana trascorsa tra sorrisi e serenità lontani dalle difficoltà della loro terra, sono ripartiti anche i bambini e le bambine del popolo Saharawi nei comuni di Fucecchio e San Miniato per un periodo di vacanza in Toscana, accolti anche da altri comuni, grazie al sostegno dell’associazione Hurria e di tante associazioni del territorio.

Nelle settimane trascorse a Fucecchio i bambini, ospiti nella scuola primaria Pascoli, hanno potuto vivere un’esperienza nuova rispetto a quella delle tendopoli del deserto a Sud di Tindouf, nei campi di rifugiati del Sahara Occidentale, dove il popolo Saharawi è insediato dal 1975, svolgendo tante attività grazie alla collaborazione di numerose associazioni. Ma, soprattutto, hanno potuto beneficiare di una migliore alimentazione, di controlli medici di base e di visite specialistiche.

“Il gemellaggio tra Fucecchio e la tendopoli saharawi di Bir Enzaran si concretizza nell’ospitalità e nei progetti di assistenza medica – spiega Antonella Gorgerino, consigliera delegata alla cooperazione internazionale – ma è anche un segno di vicinanza alla causa del popolo Saharawi e al suo diritto a esistere come comunità” . La volontà dei Comuni coinvolti nel progetto, infatti, è quella di portare un aiuto umanitario concreto così da rendere migliori le condizioni di vita senza dover fuggire verso altri Paesi.