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Pronto badante, il progetto torna con qualche novità

19 luglio 2023 | 10:19
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Pronto badante, il progetto torna con qualche novità

Nove milioni per il prossimo triennio, dal 2016 oltre 45mila visite domiciliari

Riparte Pronto badante, il progetto che dal 2016 in tutta la regione offre un aiuto rivolto alle persone over 65 e alle loro famiglie, quando si trovano per la prima volta ad affrontare una situazione di fragilità o disagio e non hanno ancora un progetto di assistenza personalizzato con interventi già attivati dai servizi sociosanitari territoriali.

Adesso saranno le Società della salute e le Zone distretto ad attivare gli interventi individuando i soggetti del terzo settore che gestiranno le azioni, con più di nove milioni stanziati dalla Regione per il triennio 2023-2026. Il servizio è già tornato attivo in 24 dei 28 ambiti sociosanitari territoriali della Toscana, mentre nelle restanti quattro zone (Mugello, Lunigiana, Amiata Senese – Val d’Orcia – Val di Chiana Senese e Alta Valdelsa) sarà di nuovo attivo nei prossimi giorni,

“Dopo una breve interruzione, che ha consentito la riorganizzazione del servizio per il prossimo triennio, è importante che questa nuova fase del Pronto badante riparta nei tempi e con gli aggiornamenti previsti. Si tratta di un progetto regionale ormai consolidato e che nel tempo è cresciuto e ha dato ottimi risultati – dichiara l’assessora alle Politiche sociali Serena Spinelli – È stata rafforzata anche la presa in carico sociale della persona anziana in difficoltà, con le visite a domicilio e con interventi volti anche al contrasto della solitudine e all’inclusione sociale. Questo grazie al potenziamento di una rete di protezione a supporto della famiglia, che coinvolge il volontariato, il terzo settore e naturalmente i servizi sociosanitari pubblici territoriali”.

Il numero da chiamare è lo 055.4383000, unico per tutta la Toscana, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 19.30 e il sabato dalle 8 alle 15. Dal momento della segnalazione sarà offerto supporto e tutoraggio entro massimo quarantotto ore. L’operatore orienterà la famiglia o la persona anziana sui servizi territoriali disponibili e gli adempimenti amministrativi necessari, compresa la ricerca di un assistente familiare accreditato e tutte le informazioni utili al miglioramento della qualità della vita all’interno dell’ambiente domestico. Inoltre per l’anziano in stato di fragilità, indipendentemente dal reddito, è disponibile un libretto di famiglia da 300 euro, una tantum, per 30 ore di assistenza familiare da utilizzare per le prime necessità.

Dal 2016, quando è stato esteso a tutta la Regione sono arrivate 106mila telefonate al numero verde, attivate più di 45.000 visite domiciliari, telefoniche o da remoto ed erogati oltre 28.000 sostegni economici attraverso l’attivazione di libretti famiglia o buoni lavoro/voucher”.