Santa Croce sull’Arno potrà aiutare più famiglie: inaugurati 17 nuovi appartamenti






“Un’operazione duplice, di edilizia popolare e recupero dell’esistente, senza consumo di suolo”
Ci sono 17 appartamenti in più che potranno accogliere altrettante famiglie in situazione di disagio abitativo a Santa Croce sull’Arno. Grazie a un bando della Regione Toscana, il Comune ha potuto acquisire l’immobile in viale Buozzi raggiungendo il doppio obiettivo di implementare il patrimonio dell’Edilizia residenziale pubblica recuperando un immobile privato.
“Era dal 2004 che questa amministrazione non investiva in edilizia pubblica”, ha sottolineato fiera la sindaco Giulia Deidda. Per don Donato, “Svegliarsi in un luogo brutto condiziona la vita. Cristo si fa uomo per essere vivente in una famiglia. Un luogo per le famiglie ha anche questo significato”.
“Dopo molti anni – ha dichiarato la prima cittadina –, finalmente, riusciamo a dare seguito in maniera concreta alla richiesta di quanti, attraverso il bando per l’assegnazione di alloggi di Erp, manifestano una necessità. Purtroppo, infatti, negli anni scorsi capitava di avere lunghe liste di attesa a fronte di pochissimi alloggi realmente disponibili. Un’opportunità che non avremmo avuto senza le politiche messe in atto dalla Regione Toscana, oggi presente con l’assessora Spinelli, che ringraziamo ancora una volta per questo finanziamento. Ovviamente il tema del diritto alla casa è ampio e le necessità non si esauriscono con questo incremento del nostro patrimonio. Grazie alla stretta collaborazione con Apes continueremo a lavorare su questo tema per essere in grado di dare sempre più risposta”.
Una storia che, nel caso dell’immobile di viale Buozzi, viene da lontano. La struttura, degli anni ’70, era al centro di lavori di riqualificazione che per vari motivi si erano arenati. I 17 appartamenti sono finiti, con la collaborazione del proprietario Maurizio Giannoni, al centro del bando regionale ‘Misura straordinaria e urgente – Sviluppo dell’edilizia residenziale pubblica in locazione a canone sociale’, con affidamento di 2 milioni di euro serviti ad acquistare l’immobile una volta finito. L’immobile dopo i lavori di ristrutturazione è classificato in fascia B dal punto di vista energetico e presto sarà trasferito per la gestione ad Apes, come il resto del patrimonio Erp del Comune.
“Un’operazione duplice, quindi – ha sottolineato la sindaca Deidda –. Di edilizia popolare e recupero dell’esistente, senza consumo di suolo”. “Le case popolari che ci consegna il comune sono per noi un impegno che ci dà tanto entusiasmo perché frutto di un lavoro di squadra – dichiara l’amministratrice unica di Apes Chiara Rossi, presente all’inaugurazione insieme all’assessora regionale alle politiche abitative Serena Spinelli. – Questo intervento, infatti, ha visto uniti la realtà locale con privati, istituzioni, regione e da oggi anche noi. Tutti hanno lavorato per dare una bella risposta abitativa senza nuovo utilizzo di suolo e recuperando aree dismesse”.