La guerra di Sofia: scappata dall’Ucraina con la mamma, ha compiuto un anno in Italia

Accolta dalle Pubbliche assistenze riunite di Empoli
Non aveva che qualche settimana. Com’è l’Ucraina, Sofia, neppure lo sa. Ha compiuto un anno a Empoli, scappata dal Paese in guerra con mamma Olga, fuggite insieme dai bombardamenti dopo essere state rifugiate per otto giorni in uno scantinato, e accolte dalle Pubbliche Assistenze Riunite. Il loro arrivo, dopo due settimane dall’inizio della guerra, è stato frutto di un passa parola solidale, grazie al quale mamma e figlia accompagnate dal viceparroco di Alfonsine in provincia di Ravenna hanno raggiunto la Toscana.
Un lungo viaggio partito da Kharkiv, dove hanno dovuto lasciare i parenti, fino alla Polonia e all’arrivo in provincia di Ravenna dove è nato il contatto con le Pubbliche Assistenze di Empoli. Da quel giorno, il 12 marzo 2022, ad oggi Olga e Sofia sono ancora accolte dall’Anpas empolese. A distanza di un anno, la giovane mamma Olga racconta “sono scappata per proteggere la mia bambina. Ad oggi mi ritengo la più fortunata dei rifugiati. Se ho un problema ricevo subito aiuto e riesco a risolverlo. Qui Sofia sta crescendo serena”.
La piccolina, arrivata che aveva appena tre mesi, ha festeggiato il suo primo compleanno proprio alle Pubbliche Assistenze Riunite, in compagnia delle bambine e dei bambini di Casa Matilda e di tanti nuovi amici dell’associazione. Ha imparato a camminare, gioca ed è felice con la sua mamma. Tra un dentino e l’altro che crescono, parla a modo suo ma si fa già capire bene. Olga ogni giorno sente la sua famiglia, rimasta in Ucraina, “stanno bene” dice, ma racconta di una situazione difficile, fatta di paura e mancanza di acqua e luce.