“C’è un’Italia ancora umana”, a Massarella c’è un centro di accoglienza straordinaria foto

Il vice presidente Shalom: “Io sono uno come voi. Adesso ho un lavoro e una casa, mi mantengo da solo e posso aiutare anche la mia famiglia in Africa"

Ci sono già 18 ospiti scappati da Gambia, Costa d’Avorio, Burkina Faso, Senegal, Pakistan, Egitto, Siria. Ma oggi 4 marzo è stato formalmente aperto e inaugurato un Cas (centro di accoglienza straordinaria) per richiedenti asilo a Massarella di Fucecchio. Nell’incontro sono stati spiegati agli ospiti diritti e doveri, invitandoli a integrarsi positivamente nella comunità per sfruttare questo periodo in cui saranno lì in attesa delle pratiche per il loro eventuale asilo per formarsi, imparare l’italiano, imparare un mestiere, far parte attiva della comunità inserendosi nelle realtà locali.

Erano presenti gli operatori di Shalom che seguono il Cas, don Andrea Cristiani, Lisandro Santini (che ha messo a disposizione la casa), il parroco di Massarella don Santonocito, Emiliano Lazzeretti assessore del comune di Fucecchio, Luca Gemignani direttore di Shalom e Sarjo Touray, vice presidente del Movimento.

“Abbiamo voluto dire – dichiara Andrea Cristiani fondatore di Shalom – che c’è un’Italia ancora umana, attenta all’altro, che prova a costruire legami e aiutare le persone per quanto possibile a intraprendere un percorso di vita che sia onesto, operoso, responsabile. Non dobbiamo essere buonisti, basta essere umani”.

“Io sono uno come voi”, ha detto Sarjo Touray, attuale vice presidente di Shalom ma ex richiedente asilo arrivato con il barcone 5 anni fa, che adesso ha il suo permesso di soggiorno e lavora come barman e addetto di sala. “Ho sempre cercato di impegnarmi, mi sono comportato onestamente, ho imparato la lingua. Adesso ho un lavoro e una casa, mi mantengo da solo e posso aiutare anche la mia famiglia in Africa. Se ci impegniamo e non ci facciamo distrarre perdendoci nelle cose cattive possiamo farcela, il futuro è nelle nostre mani”.

L’assessore Lazzeretti e il parroco Santonocito infine hanno dichiarato a nome della comunità civile e religiosa, la sincera volontà di accoglienza, dichiarando la loro apertura e il loro sostegno qualora ci sia necessità, invitando tutti a conoscersi reciprocamente e a collaborare per il bene comune. L’incontro si è concluso con una preghiera interreligiosa e un momento conviviale.