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Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti

23 dicembre 2022 | 13:54
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Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti
Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti
Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti
Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti
Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti
Un presepe contro le armi per dire no a ogni guerra. Don Zappolini esorta a essere cristiani attivisti

Anche quest’anno, la rappresentazione della natività in chiesa è un attacco e un invito

Tra le cose che rappresentano l’attesa del Natale in Valdera, c’è ormai anche il presepe di don Armando Zappolini. Il prete di Ponsacco, quest’anno in chiesa ha allestito un presepe contro le armi, tra le cause di ogni guerra, con l’invito a essere cattolici attivisti e non solo attivi nella costruzione di un mondo di pace, che non può esserci senza la guerra alle armi.

“Il papa piange… Chi vende armi se la gode”, “La guerra non è la soluzione dei problemi. La guerra è il problema” sono alcune delle frasi che campeggiano sopra un Bambinello accogliente, accoccolato sulla bandiera arcobaleno della pace.

“Non è più il momento di tacere – l’invito di don Zappolini -, bisogna affrontare il periodo storico che stiamo vivendo senza ipocrisie, senza dimenticare o ignorare le cause delle ingiustizie e dei conflitti”. Il focus del presepe 2022 è la guerra, “sulla quale spesso non c’è né trasparenza  né verità. Una guerra dietro la quale aumentano gli interessi economici dei  fabbricanti di armi. Sopra la creazione, allestita con la collaborazione di alcuni parrocchiani, campeggia un ironico menu di Natale, che sciorina i soldi guadagnati dal mercato delle armi, facendo nomi e riferimenti.

La guerra e le guerre del nostro tempo manifestano lo strapotere delle lobby delle armi, che non viene turbato da niente e nessuno. Neppure dalle lacrime del Papa. Si va avanti senza alcun rimorso, calpestando la sofferenza delle persone. Più la potenza di queste lobby aumenta, più la verità viene cancellata. Ne è una dimostrazione la guerra  in Ucraina, il frutto premeditato di azioni che da diverse decine di anni si sono attuate in Europa e nel mondo”.

Nel presepe il Bambin Gesù, avvolto nella bandiera della Pace, rappresenta la frontiera che i cristiani devono presidiare. “I cristiani – conclude don Armando Zappolini – non possono restare in silenzio, non si possono far omologare da questa verità drogata. Le parole del Papa e soprattutto le sue lacrime, non possono lasciarci indifferenti”.