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“Una canzone per regalare a nostro padre una speranza di vita”: a Traian serve il trapianto

8 novembre 2022 | 12:45
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“Una canzone per regalare a nostro padre una speranza di vita”: a Traian serve il trapianto
“Una canzone per regalare a nostro padre una speranza di vita”: a Traian serve il trapianto
“Una canzone per regalare a nostro padre una speranza di vita”: a Traian serve il trapianto
“Una canzone per regalare a nostro padre una speranza di vita”: a Traian serve il trapianto

I figli hanno trovato nella musica un alleato, grazie anche a un gruppo di giovani artisti

Ogni volta che il brano verrà ascoltato sarà come regalare un po’ di speranza in più a un uomo in attesa di trapianto. Una sfida contro la malattia, che sembra aver trovato nella musica il suo alleato ideale. C’è tutto questo nei versi e nelle note di “Banale”, la canzone realizzata da un gruppo di giovani artisti per sostenere la raccolta fondi lanciata da tre fratelli di Staffoli di Santa Croce sull’Arno per aiutare il padre. Si tratta dei gemelli Luca e Lucrezia, 22 anni, e della sorella Arianna Mot di 20, che dalla scorsa estate hanno deciso di lanciare una raccolta fondi in favore del padre Traian, 56 anni, cittadino romeno, a cui nel mese di aprile è stato diagnosticato il melioma multiplo.

Conosciuto nella frazione santacrocese dove Traian viveva fino ad alcuni anni fa prima di interrompere la relazione con la compagna, l’uomo, di professione autotrasportatore, era tornato in Italia ad aprile per trascorrere la Pasqua con i figli, prima di spostarsi verso Perugia per lavoro. E proprio nel capoluogo umbro l’uomo aveva accusato un malore che l’aveva costretto al ricovero in ospedale, dove i medici gli avevano diagnosticato la malattia. Tornato in Romania per sottoporsi a cicli di chemioterapia, tutti a proprie spese, Traian ha scoperto che la propria speranza di vita è legata solo ad un eventuale trapianto di midollo osseo. “Essendo cittadino romeno – raccontano i tre fratelli – tutte le cure sostenute finora sono state interamente a carico di nostro padre, perché la sanità romena non è come quella italiana. Nel frattempo è stato anche costretto a smettere di lavorare. Noi abbiamo avviato l’iter per fargli prendere la residenza in Italia e fargli ottenere così la tessera sanitaria, ma i tempi non saranno veloci e tutte le cure continuano ad essere a pagamento”.

Per questo Lucrezia, Luca e Arianna hanno deciso dapprima di lanciare una raccolta fondi sul sito “gofoundme.com” dove è possibile fare una donazione. Allo stesso tempo, però, hanno deciso di affiancare all’iniziativa anche un progetto musicale sostenuto dall’agenza di comunicazione Lady Purple Sky e reso possibile dalla collaborazione di tre artisti: partendo da un testo scritto da Steffy Ky è stata la cantante Angela Sofia (in arte Basthet), originaria di Cassino ma residente a Venafro (Isernia), a dare voce e musica alla canzone. A loro si è aggiunto poi un giovane di Ponte a Egola, Gabriele Di Sarli (in arte Core Diz), fonico e produttore uscito dalla Jam Academy di Lucca, che ha realizzato una versione remix della canzone.

“Sia Angela che Gabriele si sono resi disponibili gratuitamente – spiegano i tre fratelli – e tutte le royalties del pezzo saranno devolute in favore di nostro padre. Adesso stiamo cercando di coinvolgere alcuni TikToker e altri artisti che possano lanciare una propria versione del brano. Il tutto con l’obiettivo di diffondere la canzone il più possibile e regalare così a nostro padre una speranza di vita”.