In 300 per pulire la spiaggia, 6 tonnellate di rifiuti a San Rossore

Tanti bambini a dare una mano
Oltre 300 volontari hanno partecipato alla pulizia della spiaggia di San Rossore organizzata da Plastic Free Onlus in collaborazione con l’Ente Parco, con moltissimi bambini coinvolti.
Arrivate di prima mattina, ieri, 2 ottobre, le persone sono state trasportate sull’arenile grazie ai mezzi messi a disposizione dal centro visite e sono entrate in azione tra il Gombo e la Buca del Mare.Tantissimi i sacchi di spazzatura raccolta, quasi 6 tonnellate comprese molte microplastiche, che nei prossimi giorni saranno ritirati da Geofor. Rispetto alle scorse pulizie si sono trovati meno ingombranti, sia perché le iniziative si sono moltiplicate, sia perché nell’ultimo anno non ci sono state grosse piene dell’Arno. Rimane il fatto che si tratta di un problema da risolvere alla radice, contrastando le discariche abusive che spesso si trovano sulla golena lungo tutto il corso dei fiumi, come ha sottolineato il presidente del Parco Lorenzo Bani,presente all’evento insieme al sindaco di Pisa Michele Conti e al responsabile provinciale di Plastic Free Mario De Longis. Importante per la riuscita della manifestazione la presenza delle Guardie del Parco, delle Gav e dei Volontari del Parco, insieme agli operai dell’azienda agrozootecnica che hanno condotto due dei tre dromedari del Parco che hanno aiutato portando i sacchi di rifiuti verso i punti di raccolta.
Queste iniziative si inseriscono in un percorso che il Parco ha intrapreso e che lo hanno visto protagonista nazionale con l’app MayDayEarth, uno strumento di cittadinanza attiva per promuovere campagne di pulizia in tutto il territorio e la successiva ripiantumazione di alberi grazie al sostegno della Giorgio Tesi Group. La spiaggia della Tenuta di San Rossore è un’area protetta racchiusa dalle foci dell’Arno e del Serchio, accessibile con guida escursionistica ambientale e con numeri limitati. In questo territorio si può esprimere nella sua naturalità l’ecosistema dunale, habitat ideale per la nidificazione di specie in pericolo come il Fratino e la tartaruga Caretta Caretta, e immediatamente retrostanti si trovano zone naturalistiche pregiate e delicate come le Lame di Fuori.