Cena con i bambini Saharawi, grande successo dell’iniziativa a Cigoli

Organizzata dall’associazione Hurria per festeggiare i suoi 30 anni a fianco della popolazione del Sahara occidentale
Trent’anni di impegno e dedizione, per sostenere e stare a fianco della popolazione Saharawi: un paese che, dal 1975, lotta per l’indipendenza.
Sono quelli spesi dall’associazione Hurria, che il 27 luglio ha festeggiato questo importante traguardo con una cena organizzata al Circolo di Cigoli. Tanti i partecipanti, fra cui gli ospiti della serata, 10 bambine e bambini Saharawi che hanno portato la testimonianza diretta della storia del loro popolo e del loro paese, accolti dal sindaco Simone Giglioli e dal consigliere delegato alla pace e alla cooperazione internazionale Michele Fiaschi.
La repubblica araba Saharawi democratica (Rasd), internazionalmente riconosciuta in modo univoco come Sahara occidentale, è uno stato situato nell’area del Maghreb, a nord ovest del continente africano, di circa 266mila chilometri quadrati, con una popolazione complessiva stimata di 1 milione e 200mila persone. Il territorio è diviso da un muro, il The berm, che attraversa verticalmente l’intero paese e la popolazione vive divisa tra i territori occupati del Sahara occidentale, i territori liberati, i campi dei rifugiati saharawi situati nell’Hammada di Tindouf (Algeria) e la Mauritania.
Alcune migliaia di saharawi vivono anche in Europa, soprattutto in Spagna, Italia e Francia. Da 30 anni, grazie all’associazione Hurria, gruppi di bambine e bambini vengono nei territori del Valdarno inferiore e dell’Empolese Valdelsa per portare avanti il loro messaggio di pace e far conoscere la storia del loro paese.
La cena di Cigoli è stata l’evento conclusivo di una serie di incontri che i piccoli ambasciatori di pace hanno avuto, tra cui quello in palazzo comunale a Fucecchio, alla presenza di alcuni amministratori dei Comuni del Valdarno inferiore e dell’Empolese Valdelsa, che avevano come obiettivo proprio quello di rinnovare i sentimenti di pace e amicizia che legano i nostri territori e il lavoro delle nostre associazioni al Saharawi.