Ucraina, già 80 profughi nel comprensorio del Cuoio. Attese altre 4 famiglie




A Fucecchio si registra il maggior numero di italiani che si sono resi disponibili per l’accoglienza
Nei giorni dei primi timidi segni di una trattativa in corso, mentre i combattimenti in tutto il lato est dell’Ucraina continuano a ritmo serrato, chi fugge dalla guerra comincia a farsi avanti anche nel nostro Paese e il Comprensorio del Cuoio non si tira indietro.
Molte, infatti, le famiglie che in questi giorni stanno arrivando nei vari comuni, per essere ospitate da conoscenti e familiari già presenti qui, ma in certi casi anche da famiglie italiane che si stanno rendendo protagoniste, insieme alle associazioni, di straordinari esperimenti di solidarietà, per regalare brandelli di normalità a persone, compresi bambini e bambine, che in certi casi sono stati anche coinvolti non solo a scuola, anche nelle squadre sportive del territorio.
In tutto, ad oggi, sono stati censiti circa 80 rifugiati nei sei comuni del comprensorio del Cuoio, che solo in rari casi sono stati già inseriti nei percorsi di accoglienza veri a propri, per i quali associazioni e cooperative titolari del bando della Prefettura stanno cercando appartamenti per le sistemazioni più durature. Le prime settimane, per quasi tutti i cittadini ucraini arrivati, saranno in casa di parenti, amici, connazionali solidali e, in qualche caso, italiani colpiti dal dramma ucraino. Sono attese per i prossimi giorni almeno altre 4 famiglie con missioni dalla Polonia.
I comuni che al momento ne stanno censendo di più sono ovviamente i più grandi, a cominciare da Fucecchio, dove attualmente sono 23, e Santa Croce sull’Arno che ne conta 20. A Fucecchio i primi 6 sono stati portati in città durante la prima spedizione di aiuti della Pubblica Assistenza alla quale ha partecipato anche il primo cittadino Alessio Spinelli al confine polacco. La spedizione successiva, sempre a cura della Pubblica Assistenza, ne ha riportati altri 5. Altri sono arrivati sul territorio autonomamente, scappando dalle zone di residenza. Proprio a Fucecchio si registra il maggior numero di italiani che si sono resi disponibili per l’accoglienza. I più giovani sono già stati iscritti nelle scuole e grazie alla disponibilità delle associazioni sportive del comune alcuni ragazzi sono stati iscritti anche alla scuola calcio.
A Santa Croce sono la cooperativa La Pietra d’Angolo e lo Shalom ad occuparsi della gestione degli arrivi, anche se, pure in questo caso, al momento tutti i cittadini ucraini arrivati sono ospitati da familiari e connazionali, in attesa che, per le prossime settimane si attivino i programmi Cas (Centri Accoglienza Straordinaria) in appartamenti da reperire. In tutti i casi, le persone sul territorio sono state censite ed i loro dati sono stati comunicati alle questure, in modo che la comunicazione arrivi alla Prefettura per tutti i passaggi burocratici del caso, atti ad assicurare a queste persone la copertura sanitaria, il monitoraggio ed il trattamento caso per caso delle situazioni familiari e così via.
La cooperativa Nuovi Orizzonti si sta occupando di collaborare con il comune di San Miniato per l’organizzazione di 10 rifugiati arrivati nei giorni scorsi, con sistemazioni temporanee. Otto al momento i rifugiati a Santa Maria a Monte, 12 a Castelfranco di Sotto, 3 a Montopoli Valdarno.
La situazione però è ovviamente in continuo mutamento e sono attesi nuovi arrivi, che saranno dislocati in modo proporzionale dai vari comuni secondo le indicazioni delle Prefetture.