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Presidi, digiuno e preghiera: il Cuoio si mobilita per sostenere la pace

24 febbraio 2022 | 21:07
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Presidi, digiuno e preghiera: il Cuoio si mobilita per sostenere la pace

Disarmo, rispetto della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli tra le richieste

Questa mattina 24 febbraio, anche il comprensorio del Cuoio si è svegliato in un brutto sogno. Se la condanna della guerra è unanime, ormai da giorni, da oggi sono molte le iniziative lanciate per invocare la pace. In modo trasversale: ecco le iniziative proposte da Diocesi e Rifondazione Comunista e Arci.

La Chiesa di San Miniato

segue con crescente apprensione le notizie di guerra che arrivano dall’Ucraina.
Il vescovo Andrea accoglie e rilancia l’invito del santo Padre a vivere per il 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una giornata di digiuno e preghiera per la pace, esprime “la ferma condanna di ogni forma di violenza e prevaricazione e invoca il rispetto della libertà e dell’autodeterminazione dei popoli. Papa Francesco nella Fratelli Tutti ci ha consegnato il modello sul quale costruire una nuova civiltà di pace. Ogni discostamento da questa stella polare si traduce inevitabilmente in un fallimento per l’umanità tutta. Anche la coincidenza in questi giorni della presenza dei vescovi e dei sindaci dei paesi del Mediterraneo a Firenze, è un segno concreto della volontà di pace che esprimono i popoli e della ferma condanna dell’uso delle armi”.

Rifondazione Comunista e Arci

“Nelle ore in cui le bombe tornano a cadere sul continente europeo, qualcuno prova ad alzare la voce e dare nuovo avvio ad un grande movimento per la pace”. Così il circolo Arci il Botteghino di Pontedera invita a Pisa “tutti coloro che in questo momento vogliono lo stop al conflitto”. L’appuntamento è per sabato alle 17 in piazza Giuseppe Garibaldi.

Cgil, Arci, Anpi

Un appello per la pace arriva anche da Cgil, Arci e Anpi. “Quanto sta avvenendo in queste ore in Ucraina – dicono – è una ferita profonda. Abbiamo sempre auspicato la cessazione della guerra in ogni parte del mondo e invece dobbiamo vedere che proprio la guerra torna anche dentro il continente europeo. E’ necessario che i cannoni tacciano immediatamente e si avvii una soluzione politica e negoziata che porti ad una pace duratura. Sono necessari una politica di disarmo internazionale, una demilitarizzazione diffusa e la distruzione degli armamenti nucleari, unica vera garanzia per una coesistenza pacifica. Invitiamo a partecipare a tutte le iniziative per la pace già messe in campo e che si aggiungeranno nelle prossime ore, e ci impegniamo fin d’ora a promuovere una mobilitazione generale per dire no alla guerra”.

A Santa Croce sull’Arno

Era già in programma, ma ora diventa urgente, il presidio per la pace a Santa Croce sull’Arno. “La crisi tra Russia e Ucraina – spiegano gli organizzatori – é drammaticamente precipitata nella piú angosciosa e pericolosa delle situazioni. Siamo di fronte ad un’aggressione e ad un’invasione inaccettabili e intollerabili, una decisione contraria al diritto internazionale ed alla pacifica convivenza tra i popoli da condannare con fermezza e incondizionatamente per l’atto in sé e per le tragiche conseguenze che potrá avere sulla pace in  Europa e nel mondo.

Si fermino immediatamente le armi e riprenda subito e con determinazione l’uso della ragione e della trattativa, unico mezzo per giungere alla pace. Si agisca con tutte le forze per impedire un’ulteriore escalation della guerra e il coinvolgimento di altri Stati, perché ci sia un immediato ritiro di armi e soldati dai territori occupati perché siano rimossi i motivi che hanno portato ad una crisi cosí drammatica. La guerra, ogni guerra, non fa vincitori ma solo vinti. I motivi che ci hanno indotto a organizzare il presidio per la pace, ora che tuonano i cannoni e cadono di nuovo le bombe in Europa, sono piú che mai attuali e necessari e ancora piú impellente e forte é la richiesta di Spegnere la guerra e accendere la pace”.

L’appuntamento è per venerdì 25 febbraio alle 18 in piazza Matteotti.