“Non fateci passare le feste senza un tetto”, da Natale sarà fuori casa una famiglia con 4 figli

L’appartamento in cui erano in affitto è stato dichiarato inagibile e ora cercano una nuova sistemazione
“Mia figlia mi passa disegni della nostra casetta, mi chiede quando ci andremo. Vorrei tanto risponderle”. Non sanno più a chi rivolgersi Giorgio e Francesca, una vita insieme e 4 bimbi piccoli a carico, che dallo scorso 2 dicembre sono senza un tetto stabile sulla testa. Una storia che rischia di ricalcare le più tristi narrazioni natalizie, salvo la speranza di un ultimo colpo di scena.
I due, infatti, che al momento stanno approfittando di una soluzione di comodo, rischiano di trovarsi a piedi a partire dalla festa più importante, il 25 dicembre. Sono a caccia di una casa dal 2 dicembre scorso, quando per cause di forza maggiore hanno dovuto abbandonare l’appartamento in cui vivevano ed erano in affitto a Ponticelli di Santa Maria a Monte. “Nei primi giorni del mese, i fortissimi temporali hanno messo a dura prova il tetto della casa in cui stavamo – racconta Giorgio –. Una notte cominciò a piovere nell’appartamento. Colava l’acqua persino dai lampadari, con rischio di qualche corto circuito. Siamo stati costretti a chiamare i vigili del fuoco, che fortunatamente sono arrivati subito. Non ci sono state conseguenze per nessuno, ma la casa è stata dichiarata inagibile e di colpo ci siamo trovati in strada”.
Inizia così un calvario destinato a protrarsi praticamente per tutto il mese, fra soluzioni di comodo, notti in auto, richieste di aiuto e tanta paura di non trovare una soluzione, soprattutto per far passare delle feste serene ai più piccoli. “Abbiamo chiesto aiuto a tutti, lo stiamo facendo ancora, ma al momento nessuno ci sta aiutando – racconta Giorgio –. La prima notte l’abbiamo passata al freddo, in macchina. Poi, tramite il Comune, siamo riusciti a trovare una soluzione tampone in un hotel del paese”. Situazione durata poco, in quanto temporanea. Le case adeguate per ospitare 6 persone non sono moltissime, tanto più fra le scarse disponibilità dell’edilizia popolare. La famiglia, dopo pochi giorni, è stata spostata in un altro luogo a Bientina.
“Da due settimane siamo stazionati in un residence, dormiamo tutti in una stanza – racconta –. Non siamo stati con le mani in mano, stiamo contattando tutti i giorni agenzie per trovare una casa, anche perché questa soluzione di comodo scadrà a breve, dobbiamo lasciare il 24 dicembre, la vigilia di Natale”. Situazione di bisogno che, per i due coniugi, non vuol dire chiedere la carità. Con l’impressione infelice di essere stati abbandonati da tutti, a cominciare dalle istituzioni. “Io lavoro come camionista. Non ho un contratto fisso, ma lavoro. Stiamo cercando una casa in affitto e in queste settimane ne avremmo trovate – dice Giorgio –. Una, a Castelfranco, si era resa disponibile, ma non appena il Comune si è proposto di fare da garante e anticipare i primi tre mesi, l’offerta è stata subito ritirata. Ci bollano come caso sociale e non ci vogliono. Gli assistenti sociali dicono che sono a lavoro, ma il sindaco non ci risponde più nemmeno al telefono. Non sappiamo più dove sbattere la testa e fra poco sarà Natale. Non fateci passare le feste senza un tetto, non è giusto”.