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Alla Misericordia di Montecalvoli arriva Lucas, il nuovo massaggiatore cardiaco automatico

3 dicembre 2021 | 17:34
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Alla Misericordia di Montecalvoli arriva Lucas, il nuovo massaggiatore cardiaco automatico

Il dispositivo sarà al servizio di sei associazioni pisane per salvare vite

Oggi (3 dicembre) la Misericordia di Montecalvoli ha presentato il Lucas, “un presidio che permette di aiutare il soccorritore in caso di arresto cardiaco poiché massaggia autonomamente il paziente”, spiega il presidente delle Misericordie Pisane, Maurizio Novi, che aggiunge “lo stesso strumento è presente in molti territori della nostra regione, quindi abbiamo deciso di autofinanziarci e acquistarlo tra le sei associazioni (Anpas e Misericordie) che nella Valdera effettuano il servizio di emergenza con l’infermiere a bordo (India). Purtroppo, l’unica pecca è il costo che si aggira attorno ai 15mila euro, per questo vogliamo mettere in risalto il nostro impegno quotidiano, anche in termini economici, al servizio della comunità”. All’evento era presente anche il coordinatore Anpas provinciale Graziano Pacini.

Lucas defibrilatore Montecalvoli

Il Lucas ha un’autonomia di un’ora, ma se attaccato alla corrente può lavorare senza limiti di tempo, quindi a differenza della mano umana, non si stanca. Come spiegato anche da Maurizio Novi “Possiamo dire che il Lucas è una sorta di soccorritore poiché effettua un massaggio salvavita. Inoltre, riesce a capire la pressione da applicare sul torace del soggetto e quindi il limite di sopportazione per effettuare un lavoro corretto. Il torace preso in esame dovrà essere di 17 centimetri di altezza minimo, ma non superare i 30, 3 centimetri di altezza e i 45 centimetri di larghezza. Il dispositivo è comodo perché mentre è attivo permette al soccorritore di svolgere altre mansioni importanti”.

“L’obiettivo finale – conclude Novi –, non è la competizione, ma la collaborazione tra le varie associazioni per salvare vite in modo sicuro ed efficiente con questo strumento innovativo che rappresenta un grande contributo per la comunità e la sua salvaguardia, dato che la nostra posizione geografica non ci permette di arrivare in pochi minuti all’ospedale più vicino. QUesto dispositivo, dunque, può rappresentare una svolta vera e proprio nel salvataggio delle vite umane ”.