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“Ogni secondo di vita ha un senso”, la Fondazione Stella Maris prepara il nuovo ospedale dei bambini

2 dicembre 2020 | 13:11
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Imminente il permesso a costruire, poi serviranno più di 30 mesi di lavori

“Tra poco avremo il permesso a costruire. Noi ci siamo avvantaggiati e abbiamo già incaricato i progettisti a fare il progetto esecutivo. Il terreno è stato acquistato da tempo e quindi appena avremo il permesso a costruire partiranno gli appalti”. Di un ospedale, quello dei bambini di Pisa, che per il presidente della Fondazione Stella Maris Giuliano Maffei è “costruito grazie alla provvidenza”. Stamattina, mercoledì 2 dicembre, gli aggiornamenti presentati a San Miniato, dove tutto ebbe inizio, insieme al vescovo Andrea Migliavacca e il sindaco Simone Giglioli.

Un progetto enorme, da oltre 25 milioni tra acquisto del terreno e costruzione, finanziato esclusivamente dalla Fondazione Stella Maris: non riceverà fondi né dalla Regione né dallo Stato. Conterà, questo sì, sulla solidarietà e sulla voglia di partecipare di tutti. Per questo, con l’arrivo del Natale, sono partite le iniziative della Fondazione per aiutare a finanziare il progetto: cartoline da spedire, spot personalizzati per le aziende, regali ai familiari e ai colleghi. Ci sono tanti modi per dare una mano e sul sito della Stella Maris per i prossimi due anni saranno rese note tutte le iniziative, oltre allo stato di avanzamento della costruzione dell’ospedale.

“Ci sono almeno tre motivi per sostenere Stella Maris – ha spiegato Roberto Cutajar, direttore generale della Fondazione – il primo è che il nostro ospedale di Calambrone risale agli anni 50 e necessità di essere rinnovato. L’ospedale nuovo sarà a Cisanello perché ci consente di curare i bambini in età estremamente precoce, anche chi rischia la vita. Il secondo motivo è che Stella Maris è l’unico ospedale completo monografico per i bambini: tutto gira intorno a loro ed è tutto concentrato in un unico ospedale. Abbiamo i migliori medici di Italia. Infine, perché siamo in un settore, la neuropsichiatra infantile, minoritario in tutto il panorama italiano”. Poi alcuni dati: “In Italia – ha continuato Cutajar – ci sono 289 posti di neuropsichiatria infantile. Di questi, quasi 60 sono nostri, ma abbiamo comunque due anni di lista d’attesa. Anche da un punto di vista prettamente economico, si pensi ai risparmi successivi da parte del sistema se si intervenisse subito nei primi mesi di vita”. Attualmente sono 58 i posti letto della struttura a Calambrone, che arriva a ospitare circa 80 bambini al giorno con i day hospital. In più, ci sono molte famiglie di altre regioni che sono seguite da remoto, con un sistema messo a punto dalla Fondazione stessa che prevede l’installazione di telecamere nelle abitazioni dopo aver adeguatamente formato i genitori agli esercizi di riabilitazione per i loro piccoli. In questo modo pochi specialisti riescono a seguire molti pazienti.

Il nuovo ospedale raddoppia la superficie e sorgerà su di 12mila metri quadrati di un più ampio terreno che era in dismissione ed è stato comprato dalla Fondazione dopo il bando della provincia di Pisa per quattro milioni e mezzo. Restano gli stessi i posti letto, che comunque serviranno a coprire l’area di riferimento. “Sarà una struttura innovativa anche da un punto di vista edilizio – ha spiegato Cutajar -. Appena avremo il permesso a costruire partiremo con i bandi, che divideremo in tre step. Questa fase, nelle nostre previsioni, durerà tutta la primavera e poi, verso l’autunno, poseremo la prima pietra. Da quel momento abbiamo calcolato 32 mesi per la costruzione”. Ancora tre anni circa, quindi per vedere il progetto finito, ma il lavoro di Stella Maris è iniziato da molto prima.

È iniziato 60 anni fa, proprio da San Miniato e oggi l’ospedale dei bambini di Pisa appare come il legame che unisce la torre di Federico alla torre pendente. “La stella è venuta a cercarmi, già prima di essere ordinato vescovo – ha detto monsiglior Andrea Migliavacca, vescovo di San Miniato -. Già 5 anni fa Maffei mi aveva presentato alcuni progetti per l’ospedale. In Stella Maris ho sempre trovato storie di vita che sono diventate un regalo per me. Qui è nata la stella: nasce da una vita di chiesa nella diocesi di San Miniato”.

“Stella Maris – ricorda il sindaco Simone Giglioli – nasce a San Miniato ma abbraccia un territorio molto vasto. A San Miniato ha una delle sue istituzioni più importanti, Casa Verde, che ha un rapporto fortissimo con la città. In questo caso l’ospedale per bambini con problemi neuropsichiatrici per rendere migliore la vita dei piccoli e delle famiglie. Prendersi cura è la più grande forma di amore che c’è. Mi fa piacere che il seme di San Miniato ci sia. La vera natura del Natale è questa”.

Una volta costruito l’ospedale in zona Cisanello la struttura di Calambrone rimarrà operativa per la ricerca di base e la riabilitazione extraospedaliera. Qualche idea per il futuro c’è, ma per il momento sono poco più che sogni. Come quello di una scuola di alta formazione targata Stella Maris.

“Fare ricerca – ha concluso Maffei – vuol dire credere che ogni ora, ogni secondo di vita abbia un senso. Avere chiarezza di idee su ciò che dobbiamo fare nonostante il momento di incertezza. Stella Maris è speranza in azione. Stateci vicini: ognuno può darci una mano. Se facciamo cose buone tornano cose buone, io la chiamo provvidenza”.