Stop alla meningite, incontro a Empoli

1 marzo 2016 | 13:16
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Stop alla meningite, incontro a Empoli

Sabato 5 marzo alle 15 nella sala conferenze Chiarugi del Centro direzionale dell’ex Asl 11 di via dei Cappuccini, a Empoli. Ci sarà un incontro informativo sulla malattia meningococcica su iniziativa dell’associazione onlus Stop alla Meningite in sinergia con i comitati genitori scolastici di Cerreto Guidi e t@ in collaborazione con il dipartimento prevenzione di Empoli diretto da Gabriele Mazzoni.

L’appuntamento è finalizzao a fornire informazioni utili e corrette ai tanti genitori, famiglie e cittadini del territorio che desiderano approfondire l’argomento per un giusto approccio alla malattia. L’associazione Stop alla Meningite, fondata il 14 maggio 2015 dalla Misericordia di Empoli e da altri 12 soci, è nata dalla richiesta di un gruppo di famiglie (tra cui quella del piccolo Giovanni Locci una delle prime vittime della sepsi meningococcica di tipo C), perché il dramma della perdita di una giovane vita potesse trasformarsi in una preziosa occasione per combattere efficacemente la Meningite. Uno dei principali obiettivi della onlus, presieduta da Antonio Perulli, è quello, infatti, di promuovere campagne di sensibilizzazione per una corretta informazione sui sintomi e sulle azioni da mettere in campo contro la malattia. L’associazione non promuove soltanto azioni di prevenzione, ma anche iniziative a scopo benefico per la realizzazione ambiziosa di un laboratorio per lo studio e la diagnostica della Meningite nei locali della Misericordia, e per l’acquisto di strumentazione in grado di diagnosticare tale malattia in pochissimo tempo. La nascita dell’associazione si deve al dolore immenso per la scomparsa del piccolo Giovanni Locci, che a soli 13 anni, il 7 febbraio 2015, è stato colpito da una Meningite fulminante. Nei giorni successivi, nel parco dell’Albereta di Bassa (dove Giovanni era solito giocare e dove si ritrovava con i suoi amici per andare in bicicletta) è stata piantata una Quercia così come lui probabilmente avrebbe voluto, donata ai genitori da un vivaista del territorio.