Sanità e cooperazione internazionale: i progetti dell’Asl 11

Distribuzione farmaci, assistenza sanitaria, nuovi centri diagnostici e molto, molto altro. Questo il tenore dei tanti progetti di cooperazione sanitaria internazionale messi in campo dall’Asl 11, con operatori sanitari che mettono a disposizione dei popoli più svantaggiati le proprie capacità e il proprio impegno. A tutto ciò sarà dediato il prossimo appuntamento di “INCONTRIamoci IN PIAZZETTA”, che giovedì 29 ottobre dalle ore 17 riempirà la Piazzetta degli Artisti dell’ospedale “San Giuseppe”di Empoli (primo piano del blocco C, ascensore n. 7). Nel corso dell’incontro
“I progetti di volontariato e solidarietà attivi nell’Asl 11” verranno illustrati i progetti: “Un farmaco può salvare una vita”, a cura di Giuseppe Neri della direzione infermieristica; “Adotta una donna in gravidanza”, a cura di Adele Carli Ballola, infermiera coordinatrice dell’unità operativa medicina generale; “Un centro di endoscopia in Burkina Faso”, a cura del personale infermieristico del dipartimento chirurgico; “Sviluppo di un laboratorio diagnostico in Uganda”, a cura di Antonella Ninci, biologa dell’unità operativa analisi cliniche e “Dream contro l’AIDS e la malnutrizione nell’Africa sub-sahariana”, a cura di Elena Spinelli, tecnico di laboratorio dell’unità operativa microbiologia.
Un farmaco può salvare una vita
Nato dalla collaborazione con le Associazioni di volontariato Misericordia, Pubblica Assistenza, Croce Rossa Italiana e il Gruppo Scout Empoli 1 è finalizzato al recupero dei medicinali inutilizzati, ma integri e non scaduti da impiegare per l’assistenza sanitaria delle persone in difficoltà. In una prima fase di sperimentazione il progetto prevedrà l’installazione di tre box per la raccolta dei farmaci inutilizzati presso le sedi della Misericordia di Empoli, della Pubblica Assistenza di Fucecchio e all’ingresso dell’ospedale “San Giuseppe” in via Boccaccio, a Empoli. I box installati rappresentano un’opportunità, per chi lo desidera, di donare quei farmaci di cui non necessita ai più bisognosi e, grazie al materiale informativo di cui sono corredati, uno strumento per conoscere più approfonditamente i gravi problemi sanitari che affliggono i Paesi più poveri. Non possono essere inseriti nei box farmaci scaduti, flaconi o tubetti già aperti, prodotti da conservare in frigo. Periodicamente, con un sistema a turnazione, le tre Associazioni di volontariato si occupano di ritirare i farmaci lasciati nei box presso i vari centri di raccolta e, quindi, li consegnano direttamente al Centro Missionario Medicinali di Firenze, un’associazione di volontariato nata a Firenze nel novembre 1977, che raccoglie e invia gratuitamente farmaci, presidi medico-chirurgici e prodotti per bambini a operatori sanitari e missionari che operano negli ospedali e nei dispensari dei paesi del Sud del mondo e dell’Est Europa, ma anche nelle strutture Caritas e case-famiglia sul nostro territorio. Grazie a “Un farmaco può salvare una vita” si riesce a ridurre lo spreco dei medicinali, trasformare i farmaci inutilizzati da potenziali rifiuti in strumenti salvavita e, al contempo, contribuire a migliorare l’assistenza sanitaria delle popolazioni più povere e delle famiglie più svantaggiate.
Adotta una gravidanza
Progetto che favorisce invece l’assistenza sanitaria delle gestanti nel distretto sanitario di Meckhé, nella regione di Thiès, in Senegal. Il progetto, curato da Adele Carli Ballola, Monica Menichetti e Giuseppe Neri, operatori sanitari dell’Asl 11, e da Andrea Scibetta, nasce dal loro viaggio in Africa, dove i tre professionisti dell’Asl 11 hanno potuto vivere, constatare e lavorare nella situazione sociale e nelle condizioni sanitarie del villaggio senegalese. “Adotta una gravidanza” si inserisce nell’ambito del progetto della Regione Toscana “Gravidanza sicura a Meckhé” in partenariato con l’associazione Cielo d’Africa onlus. Altro importante progetto è quello che riguarda lo sviluppo di un laboratorio in Uganda.
Sviluppo di un laboratorio diagnostico in Uganda
Progetto promosso dal gruppo “Larem Alberto” nato nel gennaio 2006 all’interno dell’associazione Anthos con lo scopo di organizzare iniziative di solidarietà per il Terzo Mondo. Il gruppo, nato sulla scia dell’esperienza della dottoressa Antonella Ninci che aveva prestato servizio medico proprio in Uganda, ha iniziato le sue attività proprio partendo da questa parte del mondo, dove una popolazione molto giovane si trova a essere decimata da conflitti tribali e malattie, in special modo l’AIDS.
DREAM
“Drug Resources Enhancement against AIDS and Malnutrition” è un programma creato dalla Comunità di Sant’Egidio e avviato nel Febbraio 2002 per combattere l’AIDS nell’Africa sub-sahariana. Il progetto ha un approccio globale, combinando la terapia antiretrovirale con il trattamento della malnutrizione, della tubercolosi, della malaria e delle malattie a trasmissione sessuale. Particolare attenzione è stata dedicata all’educazione sanitaria a tutti i livelli. Il principale obiettivo è stato raggiunto attraverso la realizzazione di un servizio gratuito di diagnosi e trattamento. La prevenzione della trasmissione dell’HIV attraverso i servizi di assistenza domiciliare e presso la comunità (Community Care and Home Care services) e della trasmissione madre-figlio sono componenti chiave del programma.