Sanità, il riordino tenga conto del disagio mentale

15 ottobre 2015 | 14:54
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Sanità, il riordino tenga conto del disagio mentale

“Viva preoccupazione per le conseguenze negative che potrebbero derivare dalla paventata migrazione dei comuni della zona Valdarno Inferiore verso l’Area Vasta Nord Ovest”. A manifestare questo stato d’animo, accompagnato da una serie di spiegazioni, è l’associazione Camminare Insieme Onlus, che chiede una discussione serena sul riordinamento dei servizi sanitari regionali, ma con alcuni punti ben chiari.

Camminare Insieme Onlus è un’associazione di familiari di utenti della salute mentale residenti nelle zone Valdarno Inferiore ed Empolese Valdelsa, che svolge da anni un ruolo di stimolo e confronto con l’Azienda Asl 11 per tenere alta l’attenzione sui temi della prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi psichici oltre a fornire un supporto concreto e partecipe a tutti gli interventi mirati alla piena integrazione sociale degli stessi utenti. “Pur comprendendo le esigenze esposte da singoli e organizzazioni nelle svariate sedi istituzionali – spiega il presidente dell’associazione Pietrantonio Megale -, riteniamo che nel campo della salute mentale lo spostamento dei centri di cura e riabilitazione verso la Valdera o l’area pisana possa determinare gravi problematiche per persone fragili con situazioni sociali e familiari a volte molto difficili e complicate. Ci piacerebbe che il dibattito in corso non fosse concentrato esclusivamente sull’attività ospedaliera ma tenesse conto anche degli interventi e risorse territoriali, giusto per sottolineare che quanto esprime l’attuale Asl 11 nel campo della Neuropsichiatria Infantile (pensiamo agli interventi sull’Autismo) e della Psichiatria degli Adulti (attività riabilitative, lavoro, abitare supportato), viene indicato nella nostra Regione come esempio di buone pratiche oltre a essere riconosciuto come altamente efficace dall’Istituto Superiore Sant’Anna di Pisa. In tutti questi anni infatti l’Azienda Usl 11 e il Dipartimento di Salute Mentale hanno favorito la creazione di una rete diffusa di presidi e lo sviluppo di progetti terapeutico-assistenziali fortemente integrati fra le due zone, creando un patrimonio di risorse, competenze e sinergie che riteniamo non sia opportuno frantumare e disperdere. Confidando in un’analisi serena e obiettiva delle motivazioni sopra esposte porgiamo i nostri saluti e ringraziamo per lo spazio accordato alla nostra Associazione”.

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