Affido, Foa racconta “Il Bambino Invisibile”

8 aprile 2015 | 09:28
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Affido, Foa racconta “Il Bambino Invisibile”

E’ un libro che racconta la storia di Manuel Antonio Bragonzi, un bambino adottato da una famiglia brianzola e inseguito da un passato terribile. Il romanzo scritto dal giornalista Marcello Foa ed edito da Piemme sarà presentato sabato 11 aprile alle 17 nei locali dell’Istituto Comprensivo di Montopoli.

Un’iniziativa promossa dall’amministrazione comunale di Montopoli in collaborazione con l’Istituto Comprensivo, l’associazione Famiglia Aperta e la Cooperativa Sociale Arca, proprio in occasione della giornata dedicata all’affido familiare che si terrà di domenica 12 aprile alla casa culturale di San Miniato Basso.  Sarà presente Manuel il protagonista.
Il pomeriggio sarà l’occasione anche per parlare di accoglienza e affido familiare con l’associazione Famiglia Aperta, nata nel 1993 da un gruppo di famiglie che condividevano l’ esperienza dell’affidamento familiare di minori. Famiglia Aperta tra i tanti progetti in cui opera, ad oggi sta lavorando, nel territorio, al progetto Con-Cittadini, un percorso che vuol dare visibilità e sostenere azioni semplici della vita di tutti i giorni che esprimono vicinanza tra famiglie e sviluppano reti di solidarietà. “Vogliamo partire dalle esperienze concrete – dice il vicesindaco Linda Vanni – per capire meglio che cosa vuol dire fare l’affido. Credo inoltre che sia importante parlare d’affido perché significa parlare d’accoglienza. Ci sono situazioni anche nel nostro territorio di famiglie e genitori single che vengono a trovarsi in situazioni difficili, sono soprattutto i figli che necessitano di maggiore tutela. Le famiglie o le persone affidatarie possono offrire ai minori che vengono affidati, una sistemazione temporanea familiare così da usufruire di quella sicurezza importante per il loro sviluppo consentendo di affrontare al meglio le difficoltà”.
Nel Valdarno il servizio per l’affido familiare è gestito dal Centro Affidi Gianburrasca.  L’ affido familiare è una risposta di cura, di tutela e di educazione per bambini temporaneamente privi di un ambiente idoneo e che si attua attraverso l’inserimento dei minori presso un nucleo familiare. L’Affido eterofamiliare prevede l’affidamento del minore, temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, ad un nucleo familiare diverso dal proprio, quello intrafamiliare prevede l’affidamento familiare del minore a parenti entro il quarto grado di consanguineità. In ogni caso l’istituto dell’affido si caratterizza per la temporaneità, per il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e per la previsione di rientro del minore nella famiglia di origine o in un adottiva.