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Toscana sempre più indebitata: crescono gli acquisti a rate

22 aprile 2025 | 15:49
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Toscana sempre più indebitata: crescono gli acquisti a rate

Frequente la cessione del quinto dello stipendio per fronteggiare spese correnti o per affrontare momenti di difficoltà

“La Toscana è la seconda regione italiana per la crescita degli acquisti a rate: un fenomeno che continua ad aumentare, nonostante l’aumento dei tassi, e che rischia di diventare una vera e propria criticità sociale, per il sovraindebitamento delle famiglie.”

E’ l’allarme lanciato dalla First-Cisl Toscana, sulla base dell’analisi compiuta dalla Fondazione Fiba a livello nazionale. Secondo i dati raccolti, tra gli italiani continua ad aumentare il credito al consumo, con un’impennata nel 2024, rispetto al 2023, del +5,3% che ha portato il totale dei prestiti erogati per gli acquisti di beni e servizi a 170 miliardi di euro (169.305 mln il dato esatto). E ciò nonostante l’Italia sia uno dei paesi europei con il più alto Taeg, ovvero il tasso effettivo che viene pagato dal consumatore: il 10,45% rispetto a una media nell’area euro dell’8,38%.

“In questo quadro, da monitorare con attenzione – dice il segretario generale della First-Cisl Toscana, Marco Lenzinila Toscana si distingue, raggiungendo un totale di 11.785 milioni di euro nel 2024 e segnando un incremento, del credito al consumo, del 7,1% contro il +5,3 nazionale. E la crescita accelera sul finire dell’anno, se è vero che nell’ultimo trimestre la Toscana segna un +1,97% che le vale il secondo posto per crescita dietro all’Emilia Romagna (+2,10%).”

“Il credito al consumo – continua Lenzini – vale nel nostro paese il 18,7% del totale dei prestiti contro una media europea dell’11,2%. Nonostante il calo dei tassi dovuto ai vari tagli della BCE da giugno 2024, dopo che abbiamo assistito ad consequenziale riduzione del Taeg, nei primi mesi del 2025 si sta verificando inspiegabilmente un aumentato di tale dato.”

“La preoccupazione – prosegue il segretario First-Cisl Toscana – è legata altresì al fatto che si ricorra sempre più frequentemente alla cessione del quinto dello stipendio per fronteggiare spese correnti o per affrontare momenti di difficoltà: a livello nazionale questo fenomeno è pressoché raddoppiato nel periodo 2011/2024 passando da circa 10 miliardi a oltre 18 miliardi di euro. Come First-Cisl, attraverso gli studi e gli approfondimenti della nostra Fondazione Fiba, stiamo dando la massima attenzione a questo tema che potrebbe diventare una vera e propria criticità sociale,  rischiando di generare un sovraindebitamento le famiglie.”

“Le banche – conclude Lenzini – tendono purtroppo a collocare, spesso, prodotti di prestito erogati da società terze in modo da generare commissioni senza assumersene il rischio. Serve invece un credito più “sartoriale” per il cliente e più indirizzato alle reali esigenze delle famiglie e dei consumatori, valorizzando maggiormente le professionalità interne agli istituti di credito affinché questi ultimi continuino o in taluni casi riprendano un colloquio reale con le esigenze del mercato”.