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/Cgil, Cisl e Uil contrari all’uscita del Comune di Pisa dal Consorzio
23 marzo 2025 | 16:47

I sindacati: “La scelta del Comune rischia veramente di mettere in discussione l’erogazione di servizi fondamentali”
Cgil, Cisl e Uil sono intervenuti per esprimere la loro contrarietà all’uscita del Comune di Pisa dal Consorzio.
“Innanzitutto vorremmo partire dalla storia: il Consorzio nasce per ottimizzare le risorse e centralizzare il coordinamento della molteplicità dei servizi e la loro integrazione di tutti i Comuni aderenti”, spiegano.
“Ripetere per ogni Comune la stessa pianificazione moltiplica la spesa, il numero degli uffici, delle professioni necessarie all’organizzazione e ne rende complicata la gestione unitaria. Siamo molto preoccupati per una scelta che, a nostro avviso, mette seriamente a rischio l’erogazione di servizi sanitari e assistenziali per tutti i cittadini dei Comuni aderenti, oltre 200mila, minando un principio di solidarietà che è alla base della nascita della Società della Salute – proseguono – Mentre crescono i bisogni della popolazione, con l’aumento dell’età anagrafica, delle cronicità, della fragilità del tessuto sociale di Pisa e Provincia, la scelta del Comune più importante di voler uscire dal Consorzio, rischia veramente di mettere in discussione l’erogazione di servizi fondamentali, ma anche di alimentare una diseguaglianza tra cittadini e cittadine che vivono in comuni diversi”.
“Abbiamo chiesto da tempo al Comune di Pisa di convocarci per affrontare questo tema e illustrarci quale fossero i motivi di tale scelta, nonché il piano organizzativo per il futuro, ma non abbiamo ricevuto risposte adeguate: solo un rimando ad un incontro ad aprile, quando ormai la giunta ha approvato il cambiamento della struttura comunale, istituendo una nuova direzione Sociale e disabilità che curerà i rapporti con la Sds dopo l’uscita, dando quindi per assodata la volontà di uscirne dall’1 gennaio”.
“Il valore della contrattazione e delle relazioni con le parti sociali su argomenti che riguardano il welfare di lavoratori e lavoratrici, giovani e pensionati e pensionate è fondamentale in una società dove i corpi intermedi ne sono un tassello importante. Non siamo a conoscenza se vi sia una formalizzazione di tale atto, se vi sia stata una preventiva valutazione delle ripercussioni per i lavoratori e le lavoratrici che operano all’interno della Sds”.
“Come organizzazioni sindacali avremmo preferito che il tavolo fosse convocato preventivamente, come richiesto da tempo, magari coinvolgendo le associazioni del territorio e i Comuni del Consorzio, in modo da affrontare insieme eventuali criticità o bisogni derivanti da tale scelta. Stigmatizziamo – concludono – questa scelta che riteniamo inadeguata per tutte le persone che saranno coinvolte”.