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L’imprenditoria femminile cresce in provincia di Pisa, ma non nel Valdarno

7 marzo 2025 | 13:23
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L’imprenditoria femminile cresce in provincia di Pisa, ma non nel Valdarno

Rimane limitata la presenza di imprenditrici under 30

Nel 2024, rispetto al 2023, le imprese condotte da donne hanno registrato un leggero calo a Lucca (-0,6%) e Massa Carrara (-0,3%), mentre Pisa continua la sua fase di crescita (+0,5%), superiore sia alla media regionale (-0,1%) che a quella nazionale (+0,4%). Complessivamente, tra le imprese femminili, si conferma la centralità delle ditte individuali, che rappresentano oltre la metà del totale, sebbene in calo, a fronte di una crescita delle società di capitale.

In difficoltà risultano il commercio e l’agricoltura, mentre i servizi alle imprese e alla persona, e in due province su tre il turismo, continuano a espandersi, grazie alle buone opportunità offerte da questi settori. Tra le cariche aziendali ricoperte da donne, generalmente in calo, crescono invece le amministratrici. Questi sono alcuni dei principali dati emersi dall’analisi dell’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest sulla dinamica dell’imprenditoria femminile nelle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa.

“Le imprese femminili stanno lentamente aumentando il loro contributo al sistema produttivo locale – per Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest. Per sostenere questa dinamica il Punto IdeaSì della Camera di Commercio rappresenta un’opportunità per le aspiranti imprenditrici, che possono ottenere gratuitamente informazioni e consigli pratici su come avviare e far crescere la loro impresa. Offriamo supporto in ambiti cruciali come l’innovazione digitale, l’efficienza energetica e lo sviluppo imprenditoriale, con l’obiettivo di rendere più accessibili risorse e agevolazioni per favorire una maggiore partecipazione femminile nell’imprenditoria”.

Nel 2024, l’imprenditoria femminile in provincia di Pisa ha registrato un +0,5% (+46 unità) si tratta del miglior risultato degli ultimi tre anni che porta il totale delle imprese “in rosa” a 9.307 unità. Le società di capitale hanno segnato la crescita significativa, con un saldo positivo di 78 aziende (+3,4%), raggiungendo le 2.334 unità, pari al 25% del totale delle imprese femminili pisane. In controtendenza rispetto ad altre aree, anche le imprese individuali hanno registrato un lieve aumento (+7 unità, +0,1%), mantenendo la posizione di forma giuridica più diffusa con 5.701 attività: il 61,3% delle imprese “in rosa”.

In calo, invece, le società di persone, che hanno perso 40 unità (-3,5%), scendendo a 1.133. Il commercio, con 2.357 imprese a guida femminile, continua a essere il settore maggiormente rappresentato, sebbene in contrazione rispetto al 2023 (-1,5%). Flessioni si registrano anche nell’agricoltura (-0,6%) e nell’industria (-1%), mentre le costruzioni hanno visto una crescita dell’1,4%. Andamenti positivi si registrano nel turismo (+10 unità, +0,9%), nei servizi alle imprese (+62 unità, +3,5%) e nei servizi alla persona (+32 unità, +2,3%). Dal punto di vista territoriale, l’andamento è disomogeneo: l’Area Pisana, trainata dal capoluogo, ha registrato una crescita dello 0,9%, mentre la Val d’Era ha segnato un incremento dell’1,6%, grazie soprattutto a Ponsacco e Terricciola.

In controtendenza, la Val di Cecina ha registrato un calo del 2,1% e il Valdarno Inferiore dello 0,5%. A fine 2024, le cariche aziendali femminili nella provincia di Pisa ammontano a 20.050, con una diminuzione di 157 unità rispetto al 2023 (-0,8%). Rimane limitata la presenza di imprenditrici under 30, con 808 cariche ricoperte, pari al 4% del totale delle donne con ruoli aziendali, rispetto al 6% del 2014.