Lineapelle, quasi una conceria su 4 è toscana. “C’è voglia di fare”



Tra gli stand ci sono innovazione e fiducia. Sono tornati gli stranieri
Le aziende conciarie toscane si stanno confermando tra i protagonisti più attesi di Lineapelle Milano 2025. Su circa 490 concerie presenti in fiera da tutto il mondo infatti, 281 sono quelle italiane, di cui 121 le toscane. “Il secondo giorno della fiera – dice il presidente AssoconciatoriRiccardo Bandini – ha registrato una presenza significativa di visitatori sia tra gli stand che negli eventi promossi dalla fiera su focus specifici di interesse per il comparto. Questo è già un primo indicatore importante della fiducia che si respira tra gli operatori del settore. In particolare, in un momento congiunturale complesso come quello attuale, la vivacità che Lineapelle sta confermando è già un segnale della voglia di fare dei nostri imprenditori e dell’intero comparto, che attende da questo evento una importante iniezione di fiducia”.
In attesa delle stime ufficiali che verranno diramate dalla Fiera, gli imprenditori confermano che ad oggi si è riscontrato un buon numero di visitatori, anche stranieri, americani e orientali in particolare. Proprio la sfida a recuperare posizioni nell’export è tra le più attese dalle concerie, che guardano alla fine della prossima primavera come ad uno dei momenti nevralgici del 2025, indicato dai principali economisti come possibile spartiacque prima di una lenta ripresa dell’intero sistema moda.
“Al momento – aggiunge il presidente Bandini – non è possibile prevedere con certezza l’evoluzione del mercato soprattutto perché le variabili che lo definiscono sono globali, dalle questioni geopolitiche alle mutate abitudini al consumo o alle scelte di prezzo. Ma tanto più in questo scenario incerto, ci conforta intanto rilevare che dal punto di vista della produzione, Lineapelle sta confermando l’appeal che le nostre concerie esercitano sul mercato e sui suoi player più significativi che in questi primi due giorni dell’evento ci sembrano particolarmente attivi.
La fiera sta riuscendo a creare intorno alla pelle un interesse che è fondamentale per valorizzare il lavoro delle concerie. Dai progetti che coinvolgono gli studenti più giovani alle iniziative per la formazione e per la moda, sino al dialogo trasversale che si estende ai non operatori del settore, Lineapelle si conferma occasione per una concreta sensibilizzazione sull’unicità del prodotto pelle. In attesa delle indicazioni che avremo al termine della fiera, siamo dunque già soddisfatti per le prime risposte che ci stanno arrivando dall’evento”.
Ponte a Egola
E’ massiva la presenza delle concerie del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, con circa 40 aziende, ad uno dei più importanti appuntamenti per il mercato della pelle e del cuoio: la fiera Lineapelle a Milano. L’attenzione agli andamenti del mercato è molto alta, vista la diffusa crisi che sta investendo l’intero comparto, e la volontà è quella di rilanciare il settore.
“La fiera Lineapelle – spiega il sindaco Simone Giglioli in visita alla fiera accompagnato dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, dalla vice sindaco Azzurra Bonaccorsi e dall’assessore Marco Greco e dal consigliere del presidente Giani Vittorio Gabbanini – rappresenta un’opportunità unica per le nostre aziende di confrontarsi con i leader del settore, esplorare nuove tendenze e costruire relazioni commerciali fondamentali. Come ogni stagione, volevamo essere qui per dare loro il nostro sostegno, per capire quali sono gli umori e che cosa ci si aspetta dal mercato, viste le difficoltà che stiamo attraversando ormai da diversi mesi.
Una presenza numerosa delle aziende del nostro territorio e vedere tanti visitatori agli stand sono sicuramente segnali importanti anche in vista dei prossimi mesi. Agli stand i visitatori in larga maggioranza sono italiani ed europei, mentre ancora faticano a decollare le presenze degli asiatici. Nonostante persistano preoccupazioni per le incertezze che la crisi delle firme sta riservando, tra i conciatori presenti in fiera ci sono idee e c’è voglia di cambiare per restare competitivi e provare a rilanciare il settore. Le aziende di Ponte a Egola hanno dimostrato già in passato di saper affrontare le difficoltà con creatività e spirito di innovazione, e sono certo che anche in questo momento di difficoltà sapranno trovare nuove strade per rilanciare il settore”.
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo
“Il distretto della pelle del Valdarno – per Mazzeo – rappresenta un patrimonio unico per la nostra regione. Siamo qui per ribadire il nostro sostegno alle imprese e ai lavoratori di un settore strategico per l’economia toscana. Il futuro del nostro territorio passa anche da iniziative come questa. Le nostre imprese hanno la capacità di guardare al futuro con speranza e ottimismo, ma devono fare i conti con la preoccupazione di chi vede aumentare i costi dell’energia e di chi vorrebbe condizioni di lavoro più adeguate per poter competere a livello internazionale.
Viviamo in un tempo in cui il contesto geopolitico mette tutti in grande difficoltà e l’Europa è schiacciata tra le pressioni economiche si Stati Uniti e Cina e le conseguenze dei conflitti in corso. La nostra richiesta all’Europa è quindi di essere più forte. C’è bisogno di pace come condizione per costruire nuove opportunità”. Il presidente ha poi ribadito l’impegno della Regione per coniugare sviluppo economico e sostenibilità: “E’ nostra intenzione mettere in campo investimenti pubblici per la tutela ambientale, che deve procedere di pari passo allo sviluppo economico”.