Acqua a gestione pubblica e condivisione con i dipendenti, mandato alle Rsu di Acque

22 novembre 2024 | 14:40
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Acqua a gestione pubblica e condivisione con i dipendenti, mandato alle Rsu di Acque

Lavoratori in assemblea per discutere del percorso Multiutility

L’assemblea dei lavoratori di Acque ha conferito mandato alla rappresentanza sindacale di agire per proprio conto, invitando le organizzazioni sindacali, i soggetti istituzionali ed i partiti politici “ad impegno concreto al fine di permettere ai soci pubblici di portare a termine il processo di ripubblicizzazione di Acque col riacquisto delle quote dal partner privato e successivo affidamento in house del servizio idrico, unica forma di gestione interamente pubblica che permette ai soggetti istituzionali di decidere e decretare la governance e le scelte industriali delle aziende da essi partecipate”.

L’assemblea sindacale di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici di Acque si è riunita nella giornata di ieri giovedì 21 novembre, dando seguito ai comunicati precedenti sull’evoluzione delle vicende inerenti Alia Multiutility e il futuro di Acque. La Rsu, spiega, ha “ricostruito la crono storia del processo di ripubblicizzazione portato avanti dai soci pubblici a partire dal 2020, facendo luce sulle molteplici ricostruzioni giornalistiche oramai quotidiane cercando di spiegare i fatti così per come sono, facendo luce sugli aspetti normativi che riguardano la gestione del servizio idrico integrato.

L’assemblea dei lavoratori ha espresso a larghissima maggioranza (quasi il 90% del totale dei partecipanti) apprezzamento per l’impegno che la Rsu ha messo nella propria battaglia al fianco dei lavoratori e dei cittadini volta a garantire una effettiva ripubblicizzazione di un bene essenziale, monopolio naturale come quello dell’acqua attraverso il riacquisto delle quote dal socio privato da parte dei soci pubblici al fine di procedere ad un affidamento in house del servizio idrico”.

Relativamente ai fatti specifici di Acque, “continuiamo a pensare che gli strateghi della Multiutility fiorentina abbiano sbagliato completamente strada cercando di imporre il loro modello a tutti i territori della Toscana senza un dibattito preventivo sulle diverse tipologie di gestione dei servizi pubblici locali, mettendo a rischio i buoni rapporti tra territori della regione.

Auspichiamo, pertanto, di vedere dei segnali chiari e concreti che mostrino chiarezza e coerenza verso impegni già presi e un percorso di condivisione verso i dipendenti circa le strategie che vorranno perseguire da parte dei soggetti sopra citati, certi che il nostro appello non sia l’ennesima occasione sprecata da parte della politica e delle istituzioni di dimostrarsi attenta di fronte alla voce delle rappresentanze sindacali, dei lavoratori e dei cittadini”.