“Non abbiamo firmato l’ennesima procedura di mobilità”, Usb vuole un incontro sul piano di sviluppo Piaggio

“Nello stabilimento di Pontedera ci sono due linee completamente ferme da mesi”
“Dobbiamo rompere il clima di rassegnazione, dobbiamo opporci ai sindacati che vogliono favorire solo i propri iscritti. Serve un sindacato che provi a cambiare questo sistema e questo sarà possibile solo una partecipazione democratica dei lavoratori per garantire salario e diritti e migliori condizioni di lavoro. Un sindacato e veri delegati pensano ai bisogni dei lavoratori non certo agli interessi dei padroni, perché le due cose non posso coincidere. Abbiamo il dovere di far saltare questo sistema di sindacati ormai al soldo del padrone”. Sono dure le Rsu Usb Piaggio, il coordinamento Usb Piaggio e l’Unione sindacale di base Nazionale Settore Industria non solo dello stabilimento di Pontedera.
“Il 2023 – dicono -, come i precedenti, è stato un anno positivo per la dirigenza Piaggio, non solo per gli utili che da anni ingrassano le tasche degli azionisti, ma anche per i 112 milioni dati dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dati per aumentare la produzione dei motori elettrici negli stabilimenti italiani del Gruppo, piano di sviluppo di cui si parla sui giornali ma di cui non c’è un’informazione formale alle organizzazioni sindacali, che invece dovrebbero essere informate sulle strategie a breve e lungo termine che la dirigenza intende intraprendere soprattutto per tutelare i lavoratori e le lavoratrici, motivo per cui come Usb abbiamo chiesto un incontro sia al Ministero che in Regione.
Alla famiglia Colaninno piace fare campagne mediatiche sui giornali, ma la realtà è un’altra nello stabilimento di Pontedera ci sono due linee completamente ferme da mesi, nello stabilimento 3/4 ruote, dove è stato firmato da Uilm e Fim e Ugl un accordo di solidarietà, ci sono persone che da aprile non hanno mai lavorato e sono a casa con una costante perdita salariale.
Stesso metodo: è stata fatta una campagna mediatica sulle assunzioni tacendo sul fatto che già dopo pochi mesi di lavoro escono i primi 150 contratti a termine, titoloni sui giornali quando entrano ma non si scrive mai che sono assunzioni usa e getta per pochi mesi”.
Ma “giovani lavoratori a cui viene promesso un posto fisso, al fine di aumentare il tasso di sfruttamento, vengono buttati fuori dal ciclo produttivo. Promesse fatte anche da sindacalisti senza dignità e senza scrupoli in cambio della tessera che diminuisce il gia ridotto salario operaio, che lucrano sulla disperazione di chi vive una vita precaria di insicurezza e incertezza.
Tutto questo avviene perché i sindacati firmatari parlano di assunzioni solo negli accordi in cui derogano il decreto dignità invece che nel contratto di secondo livello dove ci dovrebbe essere scritto in modo chiaro un percorso basato sull’anzianità. Si svecchia lo stabilimento di Pontedera, si perdono posti di lavoro senza un reale reintegro di lavoratori e lavoratrici, con un costante calo dei dipendenti, per questo non abbiamo firmato l’ennesima procedura di mobilità”.
Inoltre, “Come se non bastasse, per l’ennesimo anno dal 2012, non ci sarà nessun conguaglio del premio di produzione per i lavoratori e le lavoratrici a causa di accordi firmati”. Secondo Usb quindi, “E’ arrivato il momento di far capire alla dirigenza che gli operai Piaggio non sono più disposti a questa letargia, è necessario lottare, ecco perché si deve sostenere questo sciopero, solo la lotta e il conflitto servono per costruire una vera alternativa alla collaborazione dei sindacati”.