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Lavoro, le aziende vogliono assumere ma non chiunque: uno su 3 sarà under 30

4 giugno 2024 | 15:28
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Lavoro, le aziende vogliono assumere ma non chiunque: uno su 3 sarà under 30

Tra i gruppi professionali, cresce in maniera significativa la domanda di dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici

Sono 3.520 i lavoratori che le imprese di Pisa e provincia con dipendenti richiedono nel mese di maggio: un valore in decisa crescita rispetto a un anno fa (360 unità in più, +11%). Più contenuto invece l’incremento delle assunzioni previste nell’intero trimestre maggio luglio, stando ai dati diffusi dalla Camera di Commercio, 280 unità in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (+3%), per un totale di 10.290 entrate in programma nei tre mesi.

In lieve aumento rispetto al maggio 2023 anche la quota di imprese che prevedono di assumere nel mese, salita al 17% del totale. Il 35% del totale delle entrate interessa giovani con meno di 30 anni, una quota cresciuta di quattro punti percentuali in un anno. Resta comunque elevata la difficoltà di reperimento dei lavoratori che arriva al 53%, un punto percentuale in più rispetto a dodici mesi fa. Le difficoltà vengono attribuite nel 37% dei casi alla mancanza di candidati e nel 13% alla preparazione inadeguata degli stessi.

Al 64% dei candidati viene richiesta una precedente esperienza, nella professione (20%, in calo di cinque punti rispetto a maggio 2023) o nello stesso settore (44%), un valore quest’ultimo in crescita di quattro punti rispetto a dodici mesi prima.
Tra le entrate di personale dipendente le assunzioni stabili si fermano al 20% del totale, in diminuzione dal 22% di un anno fa, con i contratti a tempo indeterminato al 14% e quelli di apprendistato al 6%. Tra i rapporti a termine, l’80% del totale mensile, prevale il tempo determinato con il 57% (+3 punti rispetto a maggio 2023) mentre la somministrazione diminuisce al 15% (-3 punti).

A maggio le assunzioni di personale programmate dalle imprese pisane indicano una preferenza per il genere maschile nel 37% dei casi, con una preferenza per il genere femminile che si ferma al 22%, quindici punti percentuali in meno. Tale preferenza è dovuta anche all’elevata quota di assunzioni del comparto industriale (manifatturiero e costruzioni) in provincia, pari a quasi un terzo del totale, dove le imprese prediligono lavoratori di genere maschile. Per il 41% delle entrate previste, comunque, il genere non è considerato un fattore di selezione dei profili desiderati dalle imprese, che ritengono infatti tale distinzione indifferente ai fini della scelta dei candidati.

Scendendo nel dettaglio settoriale, l’industria registra una diminuzione di 40 unità, pari al -4% su base annua. Il decremento riguarda in parte il comparto manifatturiero-public utilities (-10 entrate), ma a diminuire è soprattutto la domanda di lavoratori delle costruzioni che registra la flessione più consistente, pari a meno 30 unità rispetto a maggio 2023 (-9%). Valori positivi invece per i servizi, con un saldo complessivo di +390 posizioni lavorative (+19%) su base annua. Crescono tutti i sotto-comparti: il commercio, con 70 unità in più (+18%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma soprattutto il turismo (alloggio e ristorazione) con 150 unità in più (+24%), presumibilmente per migliori aspettative sulla stagione estiva. Aumentano anche le assunzioni programmate dai servizi alle imprese (+20 unità; +3%) e dai servizi alle persone, che registrano la più elevata crescita della domanda di lavoratori nel mese di maggio (+170 entrate, +49%).

Tra i gruppi professionali, cresce in maniera significativa la domanda di dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici (+110 unità; +27%) che sommano 520 entrate nel mese di maggio, con una prevalenza delle professioni tecniche (350 entrate, +50 unità) rispetto alle professioni a elevata specializzazione (170, +70 unità). In termini assoluti, il più elevato numero di assunzioni interessa gli impiegati, professioni commerciali e nei servizi, la cui domanda aumenta di 270 unità (+23%) arrivando a 1.450 entrate nel mese, con una quota maggiore di assunzioni nelle professioni inerenti le attività commerciali e dei servizi (1.090 entrate, +160 unità) rispetto a quelle impiegatizie (360, +110 unità).

Diminuisce invece la domanda di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, con -50 unità su base annua (-5%) per un totale di 1.030 entrate in programma a maggio 2024. Cala in particolare la richiesta di conduttori di impianti e macchinari (-110 unità), mentre aumenta quella di operai specializzati (+60 entrate). In lieve aumento invece la richiesta di professioni non qualificate (+30 unità; +6%) che arriva a 520 entrate complessive.