Laboratori a rischio chiusura in estate: “Già esplose richiesta di straordinari e orari aggiuntivi”

"Fondato il sospetto che queste decisioni siano state prese perché l’intervento del privato diventi irreversibile"

“Il perdurante blocco delle assunzioni di tecnici di laboratorio rischia di paralizzare le attività dei servizi della diagnostica di laboratorio”. Ora Cgil, Cisl e Uil temono la chiusura estiva dei laboratori dell’azienda Usl Toscana Centro.

“Per tutto il 2023 – spiega la Funzione pubblica della Cgil – e l’inizio del 2024 i sindacati confederali aziendali hanno continuato a denunciare la drammatica situazione di carenza di personale tecnico, che ha comportato, in questi anni, il drastico aumento delle ore di straordinario e della richiesta di turni aggiuntivi, con una reale compromissione della conciliazione tempi vita e lavoro di tutti gli operatori e con ritmi e carichi di lavoro che hanno raggiunto livelli impressionanti, mettendo a serio rischio la sicurezza clinica degli interventi diagnostici.

La tardiva risposta della Regione all’indizione del bando di concorso regionale per l’assunzione di tecnici a tempo indeterminato, previsto inizialmente per la metà del 2023, ha prodotto il risultato di ottenere la partecipazione al futuro concorso di soli 190 candidati per l’intera regione. Un numero ampiamente insufficiente che, a detta degli stessi Dipartimenti delle Professioni Tecnico Sanitarie delle Aziende sanitarie regionali, sarà esaurito nel giro di pochi mesi, sempre che i candidati si presentino tutti.

Tutti i laboratori della Usl Toscana Centro hanno visto, negli ultimi due anni, esplodere la richiesta di straordinari e orari aggiuntivi per sopperire alle normali attività istituzionali, con continui richiami in servizio per il personale presente, anche attraverso perentori ordini di servizio e richiami dalle ferie, con la continua richiesta da parte dell’Azienda, nonostante il drastico calo del numero dei tecnici in servizio, di nuove aperture di centri prelievi, con un aumento delle attività del 20% rispetto agli scorsi anni.

Il mancato turn over di tecnici di laboratorio in tutta l’Azienda per l’anno 2022 è stato di -22 unità rispetto al personale cessato e di – 30 per l’anno 2023; nel 2024 a causa della mancanza nel mercato di lavoro rischia di essere di -15, senza contare le assenze per maternità (altri 12 tecnici in meno in media ogni anno) che vanno ad aggiungersi alle assenze per congedi previsti dalle leggi in vigore (congedi parentali, legge 104, legge 151), numeri impietosi che non lasciano spazio a ulteriori commenti.

Lo stesso blocco delle assunzioni non è stato adottato nei confronti del personale della dirigenza (biologo) che in questi anni ha continuato a essere assunto, portando così i rapporti biologi tecnici di laboratorio nella Usl Toscana Centro alla cifra di 1 a 4 contro una media europea di 1 a 7 e a un conseguente enorme spreco di risorse pubbliche.

La riduzione del personale tecnico di laboratorio non ha impedito il potenziamento delle attività di Anatomia patologica, del servizio degli Antiblastici di Empoli e del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Torregalli (in tutto 10 tecnici), tutte nuove attività aperte a isorisorse, completamente a carico delle esigue dotazioni organiche degli ospedali della Usl Centro e che in estate impatteranno fortemente sui laboratori di Ponte a Niccheri e di Empoli e Borgo San Lorenzo, che per poter garantire le ferie e il rispetto delle normative europee che disciplinano i turni di lavoro dovranno ridurre o trasferire alcune attività in altri ospedali (per esempio i servizi trasfusionali), con gravi disagi per tutti i servizi ospedalieri”.

“La scellerata politica – dichiara Simone Baldacci, coordinatore della Fp Cgil Usl Toscana Centro – portata avanti da anni dalla Regione ai danni di questo settore rischia di mettere in ginocchio l’intero settore della diagnostica di laboratorio aziendale, con il fondato sospetto che queste decisioni siano state prese con il preciso intento di creare una condizione organizzativa in cui a breve l’intervento del privato diventi irreversibile per continuare a offrire un servizio fondamentale per la diagnosi di tutte le patologie.

Come Fp Cgil non resteremo inerti di fronte alla distruzione di un pezzo fondamentale della sanità pubblica, pronti ad adottare ogni forma di protesta e di azione legale per il rispetto dei diritti dei lavoratori e per impedire questo ennesimo attacco al sistema sanitario pubblico”.

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