La Moda trascina giù l’industria, spinta dalle Costruzioni

L’export pisano ha registrato nel 2023 una contrazione (-4%), con alcuni settori in flessione come cuoio, calzature e due tre ruote
“Valutando i dati consolidati del 2023 e le prime indicazioni per il 2024, emerge un quadro composito per le province di Lucca, Massa Carrara e Pisa. Le tavole rotonde con amministratori locali e rappresentanti di imprese internazionalizzate hanno evidenziato aspetti qualitativi che i numeri da soli non potevano cogliere. I dati dimostrano la forza dell’Area Vasta Costiera, che però incontra limiti infrastrutturali”.
Per Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana nord ovest, “È quindi fondamentale che la Regione e il Governo si attivino per consentire il loro sviluppo. Questo potenziamento è essenziale per sostenere la crescita e sfruttare l’enorme potenziale del nostro territorio. Sono convinto che queste discussioni forniranno una base solida per le future strategie di sviluppo, contribuendo al progresso dell’intera area”.
La presentazione del Rapporto annuale sull’economia delle province di Lucca, Massa Carrara e Pisa, frutto della collaborazione con l’Istituto Studi e Ricerche (ISR) ha visito due momenti di confronto: il primo dedicato alle “Eccellenze locali, prospettive globali”, il secondo alle “Visioni per il futuro”.
La provincia di Pisa ha visto nel 2023 un aumento del valore aggiunto (+0,9%), trainato dai servizi (+2%) e dalle costruzioni (+0,6%), mentre l’industria ha subito una significativa flessione a causa del comparto moda. Per il 2024 il valore aggiunto dovrebbe rallentare (+0,5%) a causa della fine delle misure di incentivazione. L’export pisano ha registrato nel 2023 una contrazione (-4%), con alcuni settori in flessione, cuoio, calzature e due tre ruote, ed altri in ripresa, come mobili e farmaceutica. Nell’ultimo anno, il numero di imprese è rimasto stabile (+0,3%). Il commercio al dettaglio ha evidenziato una crescita delle vendite +2,8% che, al netto dell’inflazione, ha segnato una contrazione del -3,1%. I primi mesi del 2024 registrano un +1,7% in valore e -0,8% in volume.
A Pisa, nel 2023, si è ridotto il credito concesso alle imprese (-5,7%), a causa soprattutto delle piccole (-9,8%). Si tratta di una evoluzione confermata nei primi mesi del 2024. Sul fronte del lavoro, sebbene il tasso di disoccupazione sia diminuito nel 2023 (6,1%), le richieste di Cig sono aumentate (+16%). Grave il mismatch domanda-offerta di lavoro che interessa la metà delle posizioni offerte dalle imprese pisane. È andata bene la stagione turistica (presenze +7%), trainata soprattutto dalla componente straniera; sono aumentate le presenze sia nel comparto alberghiero (+4%) che nell’extralberghiero (+9%).
Bene soprattutto le Terre di Pisa (+9%). Un dato che trova conferma dal traffico passeggeri dell’aeroporto di Pisa (oltre 5 milioni di passeggeri nel 2023, +13,7%) grazie ai movimenti internazionali che, nei primi mesi del 2024, risultano in crescita (+4,3%). Fenomeni di strutturazione interessano l’agricoltura pisana: nell’ultimo decennio la superficie media per azienda (13,9 ettari) supera la media toscana. Nel 2023 lieve calo per l’export di vino (-1,8%). Rispetto ad altri territori, Pisa vede un aumento la popolazione nel 2023 grazie alla componente migratoria (+0,2%), ma le previsioni demografiche per i prossimi anni rimangono orientate verso una marcata riduzione della popolazione in età lavorativa: -23mila tra il 2023 e il 2038.