Sciopero per biblioteca e archivio: “Chiediamo maggiore chiarezza e la proroga”

Alla Cgil non bastano le rassicurazioni della Cooperativa, che ha manifestato l’intenzione di non inviare le lettere di licenziamento
“Proclamiamo lo sciopero per l’intera giornata di mercoledì 15 maggio”. La decisione della Filcams Cgil Pisa arriva dopo che “In data 9 maggio – spiega il sindacato – l’amministrazione comunale ha ribadito alla Filcams Cgil di Pisa la mancata volontà di prorogare l’attuale appalto di servizi di biblioteca e archivio di deposito.
All’incontro era presente anche la cooperativa Promocultura, che gestisce il servizio. “In quell’occasione abbiamo appreso dalla Cooperativa l’intenzione di non inviare le lettere di licenziamento, proponendo ai 7 lavoratori possibili soluzioni alternative. Quello che desta sconcerto è l’assoluta fermezza del Comune nella mancata proroga dell’appalto, senza minimamente pensare allo sconvolgimento delle vite delle persone che per oltre vent’anni hanno lavorato al fianco dei colleghi comunali.
Sono macigni per i lavoratori e le lavoratrici anche le parole del Sindaco con le quali ha voluto evidenziare che il concorso di novembre aveva la specifica funzione di internalizzare il servizio di biblioteca, senza averne mai fatto parola in precedenza ad alcun tavolo sindacale oppure direttamente alle lavoratrici ed ai lavoratori. Il concorso peraltro è stato bandito per 2 posti di istruttore dei servizi socio educativi culturali area degli istruttori amministrativi, e solo per esami. Questo si legge sul bando e spiega che non si tratta di un concorso specifico per bibliotecari, e che non è teso a valorizzare un’esperienza pluriennale maturata nei servizi comunali.
A tutto questo si aggiunge la scelta improvvisa della digitalizzazione dell’Archivio, deliberata il 19 marzo e comunicataci solo a maggio in giustificazione della mancata proroga di quel servizio, esternalizzato e svolto professionalmente dalla stessa lavoratrice da 23 anni. Riteniamo che non ci sia tutela o aumento dell’occupazione da parte del Comune, ma soltanto la creazione di una situazione di crisi occupazionale per la quale chiediamo maggiore chiarezza ed una sola risposta: la proroga”.