Lavoro, in calo le domande di assunzioni di personale delle imprese pisane

Nel 70% dei casi le imprese prevedono di assumere lavoratori di età inferiore ai 45 anni
Le assunzioni di personale programmate dalle imprese pisane nel trimestre aprile-giugno 2024 superano le 10mila unità, un dato in decisa diminuzione (-11% corrispondente a -1.220 unità) rispetto allo stesso trimestre del 2023.
Si conferma su livelli elevati il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con difficoltà di reperimento dichiarate per il 55% delle assunzioni previste nel trimestre, un valore in linea con il precedente trimestre gennaio-marzo. Tra le principali cause dello scollamento tra domanda e offerta di lavoro si confermano il ridotto numero di candidati (38%) e la loro inadeguatezza in termini di conoscenze e competenze (13%).
Aver maturato una precedente esperienza nel settore è un requisito richiesto dalle imprese nel 42% dei casi, ma viene considerata importante anche una esperienza specifica nella professione (20%) o anche una esperienza generica (25%). Solamente al 13% dei lavoratori in entrata non viene richiesta alcuna esperienza pregressa.
Gli indirizzi scolastici maggiormente richiesti
Tra gli indirizzi di studio, la più elevata richiesta interessa il personale in possesso di qualifiche di formazione o diploma professionale con il 38% delle assunzioni programmate, seguite dal diploma di scuola secondaria con il 31%. Nell’11% dei casi viene richiesta la laurea, mentre la scuola dell’obbligo è ritenuta sufficiente per il 19% delle assunzioni in programma. L’ITS raggiunge l’1% delle richieste delle imprese pisane.
Nel dettaglio degli indirizzi di studio, tra i laureati l’indirizzo economico si conferma il più richiesto con 290 assunzioni previste in ingresso, seguito da quello in scienze matematiche, fisiche e informatiche con 100 ingressi, gli stessi previsti anche per l’insegnamento-formazione e per l’ingegneria industriale.
Nel livello scolastico secondario l’indirizzo amministrazione, finanza e marketing è il più richiesto con una previsione di 720 unità in ingresso. Seguono turismo, enogastronomia e ospitalità e meccanica, meccatronica ed energia, entrambi con 520 ingressi, e l’indirizzo socio-sanitario con una previsione di 210 assunzioni.
Per i candidati in possesso di una qualifica di formazione o diploma professionale spicca l’indirizzo della ristorazione con 940 ingressi nel trimestre, complice l’avvio della stagione turistica, seguito dall’indirizzo in sistemi e servizi logistici con 580 entrate, dai servizi di promozione e accoglienza con 370 unità e dall’indirizzo meccanico con 320 assunzioni programmate dalle imprese pisane.
Ingressi per fascia di età
Nel 70% dei casi le imprese prevedono di assumere lavoratori di età inferiore ai 45 anni, una quota equamente suddivisa tra giovani fino a 29 anni (35%) e lavoratori con 30-45 anni (35%). Per il personale meno giovane (45-54 anni) la previsione in ingresso si attesta al 7% del totale, mentre per quasi un’assunzione su quattro (24%) il dato anagrafico non costituisce un fattore rilevante.
La dinamica dei comparti
La dinamica dei comparti nel trimestre aprile-giugno 2024 registra l’aumento della domanda di lavoro dell’Industria (+5% per +140 unità) con una previsione complessiva di ingressi di oltre 3200 unità e, all’opposto, una decisa contrazione della richiesta di lavoratori da parte delle imprese dei servizi (-17%, per -1.360 unità) che si ferma a quota 6780 entrate nei tre mesi.
Nell’industria la domanda delle costruzioni cresce significativamente rispetto al pari periodo del 2023 con una previsione di 840 ingressi, nonostante l’esaurirsi degli incentivi fiscali; va comunque considerato che nel secondo trimestre del 2023 si era registrata una significativa diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, quando le imprese edili pisane avevano programmato 740 entrate.
Per il manifatturiero e public utilities si registra invece una diminuzione del -9%, per un totale di quasi 2.400 assunzioni nel trimestre.
Nei servizi la domanda di lavoro risulta di segno negativo e a doppia cifra per tutti i comparti tranne che per il commercio, che cresce invece del +2% prevedendo circa 1.260 assunzioni nel trimestre. I servizi alle imprese segnalano una decisa contrazione (-24%) con 1.990 entrate previste, e si rileva un calo della domanda di lavoratori anche per i servizi alle persone con 1.320 ingressi complessivi (-10%). In rallentamento anche il comparto del turismo che, pur con l’approssimarsi della stagione estiva, mostra una richiesta di assunzioni in forte calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-22%), per circa 2.210 entrate totali.
Le professioni più richieste nel trimestre
Nel trimestre aprile-giugno 2024 le professioni impiegatizie e commerciali più richieste vedono una domanda di 1.930 addetti nelle attività di ristorazione, grazie all’inizio della stagione turistica per tante attività imprenditoriali pisane, seguite dagli addetti alle vendite con 760 unità, dagli addetti alla segreteria con 390 e dai servizi di accoglienza e informazione con 270 entrate in programma.
Tra gli operai specializzati si segnala una richiesta di 380 conduttori di veicoli, 370 fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica, 330 operai specializzati nella lavorazione del cuoio, delle pelli e delle calzature e 310 addetti alla costruzione e al mantenimento di strutture edili.
Nella categoria dei tecnici ad elevata specializzazione le aziende pisane cercano 190 tecnici dei rapporti con i mercati, 150 tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, 150 ingegneri e 110 tecnici della gestione dei processi produttivi.
Infine, nelle professioni non qualificate è rilevante la richiesta di personale non qualificato nei servizi di pulizia (720) e di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (600 unità).
La previsione per aprile 2024
Nel mese di aprile del 2024 le assunzioni di personale previste dalle aziende pisane con dipendenti si fermano a 3120 mostrando un rallentamento del -8% rispetto allo stesso mese del 2023, corrispondente a 260 entrate in meno.
La difficoltà di reperimento del personale cresce di quattro punti percentuali rispetto ad aprile 2023 portandosi al 54%: la mancanza di candidati è la prima causa (35%), seguita dalla preparazione inadeguata degli stessi (13%).
Il 22% delle entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato (16%) o di apprendistato (6%), mentre per il restante 78% sono previsti contratti a termine, prevalentemente a tempo determinato (53%) o di somministrazione (16%).