“Acque fuori dalla Multiutility fiorentina”, Filctem Cgil Pisa non si arrende

“Il rinnovo del CdA deve ribadire la necessità di completare il percorso di ripubblicizzazione deliberato dai soci pubblici nel 2020”
“Non assisteremo passivamente a questo scenario, ci faremo sentire anche dal nuovo CdA e porteremo avanti con coerenza la nostra opposizione ad una strategia di sciacallaggio resa possibile anche dalla remissività dei Comuni che non sono degni di rappresentare i loro cittadini”. E’ dura quanto chiara la posizione della Filctem Cgil Pisa sull’eventuale adesione di Acque alla Multiutility toscana.
La Filctem Cgil esprime piena adesione alla sottoscrizione promossa dal gruppo “E’ tutta un altra storia” che chiede di mantenere l’acqua pubblica con Acque fuori da questa multiutility. Per questo motivo “il rinnovo del CdA di Acque deve ribadire la necessità di completare il percorso di ripubblicizzazione deliberato dai soci pubblici nel 2020 che ora può essere minacciato dal rinnovo delle cariche statutarie con la presenza consistente di rappresentanti di Alia, Multiutility fiorentina che punta ad espandersi anche nel nostro territorio proponendo il modello della collocazione in borsa del servizio idrico e quindi privatizzandolo di fatto.
Ci domandiamo dove sono i Comuni soci di Acque che nel 2021 votarono le delibere per la ripubblicizzazione ed oggi assistono passivamente a questo scempio che non rappresenta la volontà dei cittadini che nella stragrande maggioranza si espressero con il referendum del 2011. Il tentativo in atto rappresenta il fallimento di una politica miope che per la sua incapacità non riuscirà a costruire quel percorso di riorganizzazione dei servizi pubblici di cui la Toscana ha tanto bisogno a partire dal problema dello smaltimento dei rifiuti.
L’unico risultato raggiunto ad oggi è l’accentramento verso l’area fiorentina delle operazioni della Multiutility, lo scontro fra territori della Toscana che non sono stati coinvolti nella progettazione di una strategia comune e l’indifferenza verso l’espressione dei cittadini”.