Multiutility, i comitati: “No alla quotazione in borsa, sì ad una reale pubblicizzazione”

Il coordinamento dopo l’incontro con Rossano Rossi: “Va rispettato il parere dei cittadini espresso con il referendum”
“Nella stessa giornata in cui a Firenze si festeggiava l’anniversario della liberazione, nella sede Cgil il segretario regionale Rossano Rossi, assieme a Fabio Berni e Maurizio Brotini hanno ribadito la contrarietà della Cgil alla quotazione in borsa della neonata Multiutility, sottolineando l’importanza di un processo realmente partecipato da tutte le parti a tutela della gestione dei beni fondamentali, delle lavoratrici e dei lavoratori, delle/degli utenti”. Inizia così la nota del coordinamento regionale comitati e associazioni no Multiutility dopo l’incontro con il segretario regionale Cgil Rossano Rossi.
“Se da una parte i vertici della Multiutility – proseguono -, ritengono di superare l’attuale forma di gestione dei servizi pubblici toscani prospettando un salto su scala industriale per arrivare a una riduzione delle tariffe attraverso la quotazione in borsa, dall’altra il segretario regionale Cgil, disponibile a garantire un confronto proficuo e costante sullo sviluppo e il consolidamento dell’iniziativa, è però concorde con le associazioni di cittadini nel ritenere la quotazione in borsa un serio pericolo per la tutela dei beni comuni, per il contenimento delle tariffe, per la tutela delle condizioni lavorative e per il ripristino del controllo pubblico”.
“La quotidiana presenza sui territori degli abitanti si traduce nella valenza delle osservazioni riportate al tavolo di discussione, attraverso contributi rilevanti per l’analisi del sistema industriale di gestione all’interno di un percorso di partecipazione più ampio – continuano -. Questo l’intento con il quale sindacato e associazioni continueranno il loro percorso verso la realizzazione di un modello di gestione che tenga conto dei principi di tutela delle risorse, di tutti i lavoratori e le lavoratrici, dell’equità per la soddisfazione dei bisogni di tutti i comuni serviti e per la maggiore economicità delle tariffe in favore di tutti gli abitanti. Associazioni e sindacato invitano i cittadini a seguire le iniziative future che li vedranno coinvolti con l’intento di contribuire alla realizzazione di una società completamente pubblica, al servizio dei cittadini e rispettosa dei lavoratori e delle lavoratrici. Un importante progetto che rappresenti il nostro pubblico lascito per le generazioni future, non solo in termini di benessere economico e di sistema, ma soprattutto come valore storico di comunità, unita, solidale e consapevole”.
“No alla quotazione in borsa, si ad una reale pubblicizzazione -afferma il coordinamento regionale associazioni no Multiutility -. La ricerca di un economia di scala non può divenire il grimaldello per una privatizzazione di fatto, occorre invece perseguire una reale pubblicizzazione di tutti i servizi essenziali, a partire dall’acqua, nel vero rispetto del parere dei cittadini espresso con il referendum”.