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/“Un’operazione solo per fare cassa”, la Cgil contro la cessione al privato delle dipendenti della Rsa
22 giugno 2023 | 19:16

“Nessun tentativo preventivo di adoperarsi per costruire percorsi di mobilità all’interno della Pubblica amministrazione”
“Ferma contrarietà all’operazione che si appresta a compiere l’Asp Del Campana Guazzesi di San Miniato, con la cessione di cinque operatori socio sanitari dipendenti dell’Ente, alle dipendenze del gestore privato che si aggiudicherà l’appalto del servizio”. la posizione è della Funzione Pubblica e di tutta la Cgil di Pisa.
“Un’operazione – la definiscono – esclusivamente per fare cassa, con l’unico fine di redigere un piano di rientro, che eviti la messa in liquidazione dell’Asp. Cinque lavoratrici che con il loro bagaglio professionale e umano, materialmente rappresentano il capitolo più corposo del ‘piano di risanamento’, che è stato chiamato ad elaborare il commissario. Nessuna sensibilità preventiva dell’Asp e dell’amministrazione comunale alla tutela dello status di lavoratrici pubbliche. Nessun tentativo preventivo, di adoperarsi per costruire percorsi di mobilità all’interno della Pubblica amministrazione.
Solo la mera quantificazione del risparmio che avrebbe prodotto lo sbarazzarsi di loro. L’amministrazione comunale e il commissario, nel corso del recente incontro con le organizzazioni sindacali hanno riconfermato convintamente l’assoluta necessità di ‘vendere’ le cinque lavoratrici e l’intero servizio di assistenza, al gestore privato. Le organizzazioni sindacali hanno rimarcato invece fermamente la profonda contrarietà all’operazione, che tuttavia la legge prevede possa essere fatta anche unilateralmente dall’ente.
Ovviamente con questa operazione, si mette solo una pezza ad un problema economico, derivante da anni di immobilismo politico, rispetto a quella che è l’evoluzione del mercato e sistema delle Rsa e la forte competizione del privato sociale nel settore. Al netto di questa operazione contingente quindi, le prospettive dell’Asp (intesa come servizio di Rsa) non sono assolutamente tracciate ed il futuro è avvolto dall’incertezza. Se non interverranno velocemente elementi nuovi anche a livello normativo che consentano alle Asp di concorrere sul mercato, saranno risucchiate dai gestori privati che già oggi, in virtù di una maggiore competitività e flessibilità della prestazione lavorativa, gestiscono in larghissima parte dei servizi dedicati agli anziani.
Quando alla fine tutto si riconduce a far ‘quadrare i conti’ significa che forse sarebbe la politica quella da mettere in liquidazione”.