Prc: “Assemblea sindacale negata alla Piaggio, fatto gravissimo”

Il circolo Karl Marx di Pontedera: “Totale sostegno ai lavoratori, saremo presenti alle manifestazioni sindacali”
“La direzione aziendale della Piaggio nega l’assemblea sindacale indetta per discutere la piattaforma alternativa al contratto integrativo proposto dall’azienda; ancora una volta siamo difronte a quella che riteniamo una gravissima questione di democrazia davanti alla quale non si può restare indifferenti e certamente non lo sarà il nostro circolo e non solo per solidarietà nei confronti dei rappresentanti, democraticamente eletti, della Rsu e dei lavoratori ma perché ad essere attaccati sono i diritti sindacali previsti dal Contratto nazionale e dallo Statuto dei lavoratori, e sanciti dalla nostra Costituzione“. La pensa così il Circolo Karl Marx del Partito della Rifondazione Comunista di Pontedera.
“Anche questo primo trimestre 2023 Piaggio – prosegue la nota – ha ottenuto fatturato e utili da record, come fa sapere la stessa proprietà sono più anni consecutivi, compreso il periodo Covid, che l’azienda macina profitti miliardari; e sono anni che puntualmente i lavoratori si vedono proporre contratti integrativi che sono largamente insufficienti a fronte di salari più bassi e inadeguati ad un costo della vita, ed ad una situazione economica generale che vede ancora una pesante inflazione e altrettanta perdita del potere di acquisto soprattutto per i salari più bassi”.
“E come ogni volta accade, si cerca di intimidire e silenziare i lavoratori – dice ancora – le Rsu conflittuali, i rappresentanti sindacali Sial Cobas e Usb, a cui viene negato anche di svolgere l’assemblea richiesta per il prossimo 16 maggio in cui si è chiamato i lavoratori, che ricordiamo subiscono, condizioni di lavoro sempre più precarie, con ritmi e tempi sempre più saturi, a discutere di una proposta alternativa riguardo: agli aumenti del salario di risultato, salario fisso e indennità; alla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, anche in vista della fine della produzione dei motori termici richiesta in sede europea con quello che comporterà in termini occupazionali; ad un piano di buona occupazione stabilizzazioni dei contratti a termine, nuove assunzioni, che vadano a coprire il turn over, con contratti a tempo indeterminato; alle richieste sulla salute e la sicurezza in considerazioni delle condizione vetuste in cui versano alcuni reparti, la presenza di amianto e la bonifica dello stesso; agli investimenti in sostenibilità ambientale; e altro ancora”.
“Ribadiamo – conclude – il nostro totale sostegno e saremo presenti alle manifestazioni previste in difesa di lavoratori e a tutela dei loro rappresentanti”.