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Panchina viola e incontro informativo al San Giuseppe per la Giornata sulla fibromialgia

9 maggio 2023 | 11:00
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Panchina viola e incontro informativo al San Giuseppe per la Giornata sulla fibromialgia

Il focus aperto a tutti venerdì (12 maggio) dalle 16,30 alle 19 nella sala Galleria

In occasione della Giornata mondiale sulla fibromialgia l’ospedale San Giuseppe di Empoli insieme all’Associazione Algea, organizza un pomeriggio informativo, venerdì (12 maggio), dalle 16,30 alle 19 nella sala Galleria, aperto alla cittadinanza, a cui partecipano professionisti sanitari insieme ad alcuni rappresentati delle istituzioni.

Algea, fibromialgia e dolore cronico è un’associazione composta da persone affette da questa patologia e opera sul territorio empolese da marzo 2020 con iniziative sia a livello regionale che nazionale. L’obiettivo dell’associazione è di sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sulla conoscenza di questa tipologia di malattia.

Nella stessa giornata sarà inoltre inaugurata una panchina simbolo, di colore viola, vicino all’ingresso del presidio ospedaliero, per sensibilizzare la cittadinanza verso questo tipo di patologia dato che in Italia si stimano circa 2 milioni di casi. La fibromialgia è  una patologia cronica caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso e da numerosi sintomi di accompagnamento che, nel complesso, impattano in maniera importante sulla qualità di vita delle persone affette, conferendole di fatto i connotati di malattia biopsicosociale. Per questo, accanto alle cure tradizionali, si stanno sempre più diffondendo terapie farmacologiche e non farmacologiche mirate ad alleviare non solo il dolore, ma anche i sintomi di accompagnamento: ozonoterapia, supporto psicologico, terapie fisiche, terapie complementari (agopuntura,fitoterapia), impiego di cannabinoidi.

Il Centro multidisciplinare di terapia del dolore di Empoli, coordinato dal dottor Stefano Giannoni, referente per la terapia antalgica in zona empolese, si propone di mettere in atto trattamenti il più possibile personalizzati, secondo percorsi che coinvolgano figure professionali e strategie terapeutiche diverse, nell’ottica di un approccio multidisciplinare integrato e di una presa in carico globale degli assistiti e delle loro famiglie. Durante l’iniziativa informativa la tematica verrà trattata da diversi punti di vista, dal sospetto di fibromialgia in medicina generale, i disturbi funzionali gastrointestinali, i disturbi psichici, la medicina di genere, le terapie utilizzate e lo stato attuale della malattia.

Saranno presenti: Silvia Guarducci, direttrice sanitaria ospedale San Giuseppe, Jacopo Periti medico di famiglia, Piero Bandini, Stefania di Martino e Elisa Cioffi reumatologia di Empoli, Paola Pignalosa gastroenterologia Empoli, nonché vicepresidente associazione Algea, Elena Gazzarri fisioterapia Empoli, Giuditta Martelli e Maria Luisa Borgioli psicologia clinica ospedale Empoli, Mario Milco D’Elios immunologo, Lucia Toscani presidente pari opportunità ordine dei medici,  insieme a Anna Maria Tinacci presidente Algea e ad alcuni rappresentanti delle istituzioni, Enrico Sostegni presidente commissione sanità consiglio regionale e Laura Rimi comitato pari opportunità. All’esterno dell’Ospedale sarà presente anche uno stand con materiale informativo.

“Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa proposta dall’Associazione Algea poiché riteniamo sia fondamentale portare all’attenzione una tematica spesso poco nota – commenta Guarducci -. Nel nostro ospedale è presente il Centro multidisciplinare di terapia del dolore, punto di riferimento per il trattamento di questa patologia”.

“Siamo orgogliosi di essere riusciti ad organizzare insieme all’Asl Toscana Centro una giornata informativa aperta alla cittadinanza per sensibilizzare su una malattia ‘invisibile’, che spesso richiede anni prima di arrivare alla diagnosi ma che compromette molto la qualità di vita – spiega Tinacci, presidente Algea -. Al momento la fibromialgia non è inclusa negli elenchi ministeriali delle patologie croniche e quindi non è nei livelli essenziali di assistenza”.