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“Dal cibo sintetico troppi pericoli per la salute”

13 aprile 2023 | 18:52
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“Dal cibo sintetico troppi pericoli per la salute”

Coldiretti: “Rischi che riguardano tutte le fasi della produzione”

Dalle allergie ai tumori: sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao – Oms sul Cibo a base cellulare, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato”, preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Toscana sul Rapporto pubblicato dalla Fao e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che ritiene anche discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce.

I pericoli potenziali, evidenziati da un corposo documento di 134 pagine, interessano le quattro fasi della produzione di cibo a base cellulare: la selezione delle cellule, la produzione, la raccolta e la trasformazione. “In particolare – precisa Coldiretti Toscana – i rischi secondo gli esperti consultati da Fao e Oms riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica oltre alla necessità di una particolare attenzione sull’uso di componenti come fattori della crescita e ormoni usati nei bioreattori e su come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo o essere associate allo sviluppo di alcuni tipi di cancro”.  Inoltre secondo il Rapporto Fao – Oms gli ingredienti aggiunti per migliorare le caratteristiche del prodotto possono essere causa di reazioni allergiche.

La Toscana, ricorda Coldiretti, ha reagito alla prospettiva di ritrovarsi bistecche, petti di pollo, filetti di pesce in vitro dentro il piatto raccogliendo quasi 30 mila firme di cittadini ed incassando il convinto appoggio delle istituzioni, a partire dal Governatore, Eugenio Giani e della vice presidente, Stefania Saccardi, dal presidente del consiglio regionale, Antonio Mazzeo, dal primo firmatario della mozione Marco Niccolai e dal consiglio regionale e di cento comuni della nostra regione al fianco di parlamentari eletti nel collegio toscano, presidenti di associazioni di categoria, l’Anci, le organizzazioni del mondo delle imprese e numerosi vescovi.