La mimosa entra intera in conceria: l’omaggio sostenibile dei Figli di Guido Lapi alle sue donne




Il fornitore mete “6 milioni di alberi in più in natura all’anno”
Il fiore giallo simbolo della festa della donna è anche la pianta che fornisce il tannino naturale più utilizzato per la concia delle pelli. Come ogni 8 marzo da 4 anni, ieri la mimosa è entrata integra nelle concerie Figli di Guido Lapi venete e toscane. Figli di Guido Lapi distribuisce in Italia gli estratti di mimosa che provengono dagli oltre 58mila ettari di piantagioni che l’azienda sudafricana Nte Ltd. gestisce senza impoverire le risorse naturali.
“Sono circa 9 milioni – spiega Stefano Pinori alla guida dell’azienda – gli alberi di mimosa utilizzati ogni anno dal nostro storico fornitore Nte e 15 milioni quelli annualmente piantati. Con un bilancio in positivo di 6 milioni di alberi in più in natura all’anno. Per questo motivo possiamo affermare che la mimosa della Figli di Guido Lapi è verde. E come ogni anno, l’abbiamo portata ad oltre 100 aziende del distretto conciario toscano e veneto”. La rotazione della piantagione di mimosa è molto rapida, paragonabile a quella dell’albero di pioppo per produrre cellulosa e carta.
“Le cooperative di coltivatori in Sud Africa hanno la certificazione FSC o PEFC, protocolli riconosciuti a livello globale, nati per promuovere la corretta gestione delle coltivazioni forestali e garantire che i prodotti che raggiungono il mercato provengano da risorse gestite in modo sostenibile, cioè socialmente giusto, ecologicamente sano ed economicamente sostenibile”.