Centro commerciale naturale San Miniato, Giovanni Settesoldi è il nuovo presidente

Rinnovato il consiglio direttivo

Centro commerciale naturale della città di San Miniato, rinnovato il consiglio direttivo. L’assemblea degli associati dello scorso 30 gennaio ha infatti, come previsto dallo statuto, eletto il proprio organo sociale composto da 11 membri che resteranno in carica per il biennio 2023-2024.

Il nuovo consiglio è composto da Giovanni Settesoldi (presidente), Fabrizio Marino (vicepresidente), Alessio Guardini (segretario e tesoriere), Caterina Malvezzi, Edi Gori, Alessio Cintelli, Samuele Senesi, Emanuele Bertini, Paolo Fiaschi, Elena Bagni e Ciro Piscone. Il gruppo risulta ben rappresentativo delle varie categorie di commercianti e artigiani e si è messo subito a lavoro con entusiasmo per definire i prossimi obiettivi.

L’associazione conta ad oggi 34 iscritti e il primo compito che si prefigge è di “allargare l’adesione a tutti gli operatori del capoluogo e delle frazioni de La Scala e Ponte a Elsa”. Il neopresidente Giovanni Settesoldi, pubblicitario e imprenditore nel settore turistico, subentra a
Edi Gori che ha guidato la realizzazione di numerosi progetti negli ultimi due anni. Oltre alle cariche istituzionali, il Consiglio ha individuato al suo interno delle cariche ‘operative’ che metteranno a disposizione la propria esperienza in settori specifici di competenza a beneficio di tutti.

“Desidero ringraziare i commercianti per la fiducia e il buon rapporto che ci ha unito durante i quasi tre anni della mia presidenza. È stato un piacere perché abbiamo costruito un bel gruppo che ha contribuito a mettere le basi per il futuro consiglio – ha salutato Edi Gori -. Ringrazio l’amministrazione per il supporto e auguro al nuovo presidente di migliorare quanto fatto finora e costruire tante cose buone per San Miniato e la nostra comunità. Personalmente continuerò a far parte del consiglio direttivo e rimango a disposizione e sempre presente per dare il mio supporto”.

“Ci sono persone che ci stanno aspettando. Ci sono persone che non vedono l’ora. O semplicemente ci sono persone che non sanno ma sono pronte e ne saranno fiere. È il nostro turno, è un’occasione unica. La migliore – ha commentato il neopresidente Settesoldi -. Per affrontare una rinascita abbiamo bisogno gli uni degli altri ma non possiamo prescindere dalla nostra individualità che ci contraddistingue e che ci ha resi unici. Sembra pretenzioso ma sappiate che facciamo parte della storia di questo paese e, come questa storia verrà scritta da ora in poi, dipenderà solo da ciò che faremo. Tuttavia, essere qui non significa ancora aver vinto qualche cosa perché vi sarete accorti che nessuno regala niente, nemmeno chi dovrebbe avere gli stessi interessi. La strada che stiamo affrontando ha incredibili discese ma per arrivarci non potete dimenticarvi che San Miniato è sopra un colle, di conseguenza ogni discesa ha prima una salita. Ognuno di noi ha la responsabilità di poter rendere questo luogo ancora più unico di come è adesso. San Miniato per puntare a un buon turismo non dovrebbe convertirsi in turistica perché questo ne darebbe solo un’accezione negativa”.

“Occorre mantenere uno standard alto in qualsiasi attività perché il turista lo si raggira una volta, poi se ne va, la gente del posto no.
Il turista ama immergersi in una cultura locale autentica, non in un ambiente fasullo destinato solo al suo sfruttamento – conclude -. Il vero souvenir che dovremmo lasciare al turista non è una calamita da attaccare al frigorifero o un cavatappi con la torre, ma un’esperienza indimenticabile di ospitalità, di ristorazione, di artigianato e di eventi. Questo traguardo si può raggiungere solo pensando prima ai residenti e al suo vicinato. Serve quindi una cultura locale con una visione globale. Noi siamo San Miniato”.

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