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“Autunno troppo caldo”, produzione di zafferano in calo

10 novembre 2022 | 18:40
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“Autunno troppo caldo”, produzione di zafferano in calo

I fiori sono rimasti piccoli e il raccolto è in anticipo

Fiori più piccoli, raccolto in anticipo e produzione in calo (tra il 10% ed il 20%) a causa del terreno che è rimasto arido per lungo tempo per effetto delle prolungato periodo di assenza di precipitazioni e del caldo anomalo in autunno ma qualità salva per lo zafferano Made in Tuscany. Partita in anticipo, anche di due settimane in alcune aree della Toscana, la raccolta del fiore dell’oro rosso crocus sativus è alle battute finali.

A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base di un monitoraggio tra le imprese agricole associate. Tra le regioni storicamente vocate alla coltivazione della spezia più pregiata e costosa del mondo (se ne hanno tracce già a partire dal Medioevo), in Toscana si coltivano tra i 6 ed i 7 ettari di zafferano, per lo più, con metodo biologico da piccole aziende agricole per una produzione tra i 60 ed i 70 chilogrammi. Il più famoso e pregiato è quello di San Gimignano Dop.

“Per lo zafferano, pianta abituato sia al freddo che alla siccità, è stata una stagione meno complicata rispetto ad altre colture – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana –. La raccolta, che si sta avviando verso la conclusione, è andata bene alla luce delle molte problematiche climatiche. Negli ultimi anni la coltivazioni di questa straordinaria spezia, la cui essenza versatile e ricca di proprietà ha molte applicazioni ed usi, si è fatta largo nella nostra regione anche se siamo di fronte ancora ad estensioni molto ridotte e frammentate. Purtroppo, come molti alti prodotti del nostro Made in Tuscany di qualità, è oggetto di contraffazioni ed adulterazioni”.

L’importazione di zafferano (secondo recenti dati Istat) tra prodotto non tritato, non polverizzato e tritato o polverizzato risulta essere di circa 22.937.838 euro pari a 22.472 kg. Poca cosa è invece la produzione nazionale rispetto al fabbisogno. Secondo i dati dell’Associazione Zafferano Italiano, la superficie italiana coltivata a zafferano sarebbe pari a circa 55 ettari, per una produzione attorno ai 600 chilogrammi. “L’enorme volume di prodotto che arriva dall’estero per invadere il mercato italiano espone la spezia nostrano, che ha un costo decisamente più alto, al rischio di essere tagliata con un colorante o con altre essenze come la curcuma o il cartamo chiamato anche zafferano falso, o peggio ancora con sostanze chimiche che sono dannose per la salute – spiega ancora il Presidente di Coldiretti Toscana -. E’ necessario continuare a vigilare e tenere alta la guardia con più controlli per garantire i consumatori e i produttori evitando così che il prodotto che proviene dall’estero venga spacciato per italiano. Per evitare ogni pericolo consigliamo di acquistare zafferano certificato e di rivolgersi direttamente dai produttori e ai mercati contadini di Campagna Amica che si tengono in tutta la regione e che sono sinonimo di trasparenza, qualità, tracciabilità e sostenibilità”.