Anna Vita Manigrasso presidente nazionale di Assotir per i prossimi quattro anni

Tra gli obiettivi “vincere lo stato di disaffezione e di rassegnazione largamente diffuso tra la categoria dopo anni di delusioni”
Anna Vita Manigrasso è stata confermata presidente nazionale di Assotir per i prossimi quattro anni. L’assemblea dei delegati ha inoltre rinominato Claudio Donati come segretario generale dell’associazione italiana imprese di trasporto.
Nella sua relazione programmatica Manigrasso, ha sottolineando l’importanza del confronto tra le parti. “Il primo passo è aprire il dibattito con la conferenza Stato-Regioni per fare entrare l’autotrasporto nelle politiche regionali. È una carenza sotto gli occhi di tutti: le infrastrutture e la viabilità sono pensate esclusivamente in funzione del trasporto delle persone, come se le merci non esistessero”. Manigrasso ha poi ribadito la necessità di “confrontarci con i nostri interlocutori imprenditoriali, ma su un piano di pari dignità. Spesso sono i nostri clienti, ma sul fronte sindacale riteniamo che le relazioni non possano limitarsi al semplice rinnovo del contratto nazionale di lavoro. In particolare, vanno ricercati punti di convergenza comuni. Il sindacato non può restare estraneo a quello che succede alle imprese che operano in questo settore, alle distorsioni di questo mercato”.
La presidente di Assotir è poi tornata sulla problematica inerente lo “scrivere una norma che definisca con chiarezza, il rapporto tra numero dei veicoli o addetti e il fatturato della propria impresa”, come del resto la stessa Ue prevede. “Solo così – per Manigrasso – si porrà fine allo scandalo attuale che rende possibile che un’impresa di autotrasporto, che magari ha due camion in disponibilità, possa fare accordi di trasporto per decine, quando non per centinaia, di milioni di euro”. Il mercato “è in mano a un numero limitatissimo di grandi operatori, che in genere danno in subappalto il trasporto. La conseguenza è che la tariffa originaria viene erosa, lasciando a chi effettua materialmente il trasporto una sotto-tariffazione del 30-40 per cento rispetto a quello che prevede il ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili”. La presidente di Assotir ha poi ribadito gli altri due obiettivi prioritari per l’associazione: “Avere tempi certi di pagamento e il riconoscimento dei tempi di sosta al carico e scarico delle merci”.
Nella strategia dell’associazione, inoltre, secondo Manigrasso “occorrerà un vasto coinvolgimento della categoria. Dobbiamo, ancor più che in passato – ha spiegato – parlare con i trasportatori, spiegare le nostre proposte, vincere lo stato di disaffezione e di rassegnazione largamente diffuso tra la categoria, dopo anni di delusioni; e anche le spinte protestatarie fine a se stesse, facilmente strumentalizzabili dai furbastri di turno che magari contestano quello che loro stessi hanno firmato. Dobbiamo stare vicini alle imprese, ai loro problemi, attenti ad ascoltare quello che ci dicono”.
L’Associazione infine intende proseguire nel proprio percorso di crescita: al momento rappresenta 3300 imprese, ma punta a arrivare a 5mila, anche grazie “a uno sviluppo territoriale importante – ha detto ancora Manigrasso. – Assotir vuole raggiungere tutte le regioni italiane e rafforzare la propria presenza nei porti e nelle aree strategiche per l’economia”. Proseguirà inoltre la battaglia per potenziare la rete Aree di Sosta, e migliorare di conseguenza la qualità di vita dei trasportatori. “Il territorio ci ha consentito di sviluppare alcune proposte che altrimenti sarebbero rimaste sulla carta, come i tavoli della legalità realizzati in Toscana e a Civitavecchia. E sempre sul territorio, a livello regionale, abbiamo intrapreso un’interlocuzione con le Regioni Lazio, Toscana, Campania – ha concluso la presidente di Assotir – per la realizzazione di progetti che favoriscano la creazione di figure professionali di autisti”.