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Piscina comunale di Empoli, nuovo sciopero dei lavoratori di Aquatempra

29 giugno 2022 | 12:59
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Piscina comunale di Empoli, nuovo sciopero dei lavoratori di Aquatempra

Slc Cgil: “Nonostante i molteplici incontri di spiegazione delle problematiche presenti e delle soluzioni più idonee la società ha risposto ‘no’ a tutto”

“Gravi inefficienze nella gestione, che ricadono sulle spalle dei lavoratori e sulla qualità del servizio. I Comuni non stiano a guardare ma intervengano”. Nuovo sciopero dei lavoratori  e lavoratrici di Aquatempra, che gestisce le piscine comunali di Empoli, Certaldo e San Gimignano. La protesta di tutto il personale è stata indetta per l’intera giornata di domenica (3 luglio) dalla Slc Cgil.

“Dalla chiusura dell’impianto di Empoli, le lavoratrici e i lavoratori di Aquatempra, insieme alle Rsu ed a Slc Cgil, hanno avanzato proposte costruttive per evitare ripercussioni negative ad un servizio essenziale per tutto il territorio – spiegano dal sindacato -. Nonostante i molteplici incontri di spiegazione delle problematiche presenti e delle soluzioni più idonee, solo pochi giorni fa abbiamo avuto una risposta dalla società Aquatempra, che ora gestisce le piscine comunali di Empoli, Certaldo e San Gimignano. La risposta è ‘no’ a tutto. ‘No’ a più servizi per i cittadini (vasche chiuse, giochi non utilizzati, bar chiusi), ‘no’ a un’organizzazione del lavoro efficace (turni massacranti) ma soprattutto ‘no’ alle tutele per le lavoratrici e i lavoratori che garantiscono l’apertura degli impianti“.

“In tutto questo, i Comuni stanno a guardare spesso condividendo una gestione fallimentare, fatta di conti sbagliati, di approssimazione, di comportamenti inidonei verso il sindacato e di gravi inefficienze che ricadono sulle spalle dei lavoratori e sulla qualità del servizio – conclude Slc Cgil -. Le lavoratrici e i lavoratori di Aquatempra dicono basta: chiedono il rispetto dei loro diritti e che siano condivise le loro proposte. Chiedono un intervento dei Comuni per ripristinare un confronto con Aquatempra, mai iniziato e ostacolato da atteggiamenti provocatori della società”.