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Pelle, il made in Tuscany entra in un negozio sempre aperto: Mipel Lab diventa digitale

24 giugno 2022 | 13:15
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Pelle, il made in Tuscany entra in un negozio sempre aperto: Mipel Lab diventa digitale

“Grazie a un’avanzata tecnologia basata su un algoritmo di intelligenza artificiale, potrà mettere in contatto i brand con i pellettieri”

Mipel Lab è anche una piattaforma digitale grazie alla quale le aziende pellettiere toscane in particolare, vocate alla produzione del lusso, avranno un nuovo potentissimo strumento per raggiungere i mercati internazionali. Un sistema che permette a chi desidera produrre con la garanzia del made in Tuscany di incontrare virtualmente l’azienda a lui più affine”. Così Andrea Calistri, vicepresidente di Assopellettieri con delega al distretto toscano racconta il debutto della piattaforma digitale di Mipel Lab.

L’innovativa manifestazione fieristica nata dalla collaborazione tra Assopellettieri e Lineapelle e dedicata al sourcing pellettiero, da fine giugno verrà infatti integrata con la piattaforma digitale che si pone come punto di incontro tra domanda e offerta di produzione italiana di pelletteria.

“Grazie a un’avanzata tecnologia basata su un algoritmo di intelligenza artificiale, Mipel Lab potrà mettere in contatto brand italiani e internazionali con i pellettieri italiani che meglio rispondono alle loro necessità. E considerando l’elevata specializzazione nella manifattura del lusso che abbiamo in Toscana, rappresenta senza dubbio uno strumento importante per le nostre aziende, sempre più ricercate da brand di tutto il mondo che puntano a realizzare prodotti con la qualità e lo stile che ci caratterizzano”.

“Coinvolgendo marchi ad oggi non attivi in Italia – spiega Franco Gabbrielli, presidente di Assopellettieri – e fornendo un servizio in grado di metterli in contatto con il produttore che meglio risponde alle loro esigenze, ci auguriamo di creare nuove importanti sinergie commerciali e opportunità con operatori nazionali e internazionali. Dopo questi ultimi anni difficili e la situazione internazionale ancora delicata, unire il fisico al digitale e fare da facilitatore tra domanda e offerta nel mondo della pelletteria di alta gamma non era solo una velleità ma una vera e propria necessità”.