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Arte e cultura per riqualificare la città, ecco Open Stage

15 ottobre 2021 | 19:41
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Arte e cultura per riqualificare la città, ecco Open Stage

Per coloro che non lo sapessero, Open Stage è una start up creata da giovani per i giovani, che progetta dei particolari arredi urbani smart provvisti di mixer, impianto audio e luci, che possono essere prenotati con l’app “Open Stage”, in modo da dar voce al talento di artisti e performer di tutte le tipologie ed età.

La start up toscano lombarda Open Stage è stata a Pisa all’Internet Festival, dal 7 al 10 ottobre dove ha visto artisti esibirsi sul nuovo modello di totem in esposizione nella cornice di piazza XX settembre, al centro della città. In un momento storico in cui gli artisti emergenti faticano a trovare occasioni di visibilità, Open Stage è la risposta innovativa in grado di riqualificare spazi urbani diffondendo arte e cultura in modo capillare. Sono infatti in cantiere delle collaborazioni con alcune realtà dell’Empolese Valdelsa, tra cui l’associazione Pirati Urbani di Empoli e l’etichetta Ghost Factory Records per portare questa tecnologia in modo permanente in Toscana.

Dal sodalizio di Alberto Giorgi e Pietro Resta, studenti fucecchiesi all’Isia di Firenze, con Stefano Frosi, laureando alla Bocconi, nel 2018 nasce una prima idea di impresa che si concretizza sul finire dello scorso anno grazie alla onlus ‘Officine Buone’, con la realizzazione di un primo totem Open Stage posizionato nel comune di Pioltello (Mi) e una conseguente cerimonia di inaugurazione capitanata da Vegas Jones e Cesareo degli Elio e Le Storie Tese, il quale particolarmente affezionato al progetto sarà presente anche alle date pisane.

Come dichiara Ugo Vivone, presidente di Officine Buone “I nostri progetti permettono ai giovani di donare il talento, per esempio attraverso il nostro talent Special Stage che da 6 anni si svolge in oltre 50 ospedali italiani. Con il nuovo progetto Open Stage abbiamo pensato di restituire qualcosa ai giovani: la possibilità di una socialità responsabile permettendo loro di prenotare un vero palco nelle piazze e nei parchi delle nostre città”.