Inchiesta Dda, l’Unione Industriale Pisana difende il comparto conciario

L’associazione di categoria garantisce “supporto a una componente essenziale di una filiera particolarmente colpita dalle conseguenze economiche della pandemia”
Anche l’Unione Industriale Pisana evidenzia ruolo e importanza delle imprese del distretto conciario nel comparto della moda. E interviene così in relazione all’inchiesta di procura di Firenze e Dda sugli smaltimenti illeciti.
“Il distretto conciario di Santa Croce sull’Arno – si legge nella nota – è il più importante polo italiano per la produzione di pelli per borse e scarpe dei marchi internazionali del lusso. Quella della moda è una filiera caratterizzata dalla elevata qualità dei prodotti realizzati da imprese toscane che da sempre dimostrano il loro impegno concreto negli ambiti economico e sociale. La risonanza mediatica dell’inchiesta che in questi giorni ha acceso i riflettori su pratiche e connessioni rispetto alle quali si attende, con rispetto e fiducia, l’esito dell’attività giudiziaria in corso non deve appannare il costante lavoro messo in campo da un intero settore, rappresentato da centinaia di imprese e che è strategico per l’economia italiana e toscana anche per gli importanti livelli di occupazione che garantisce”.
“Il distretto toscano – prosegue la nota – con circa 250 concerie, 200 terzisti, 6mila addetti e 2miliardi e mezzo di fatturato, rappresenta infatti una eccellenza mondiale che impiega lavoratori specializzati, stilisti, maestri della chimica, addetti alle vendite. Il distretto si connota anche come positivo modello di integrazione sociale e di relazioni sindacali corrette e costruttive che, anche nel pieno della crisi sanitaria, hanno contribuito a costituire un fattore di sviluppo. L’industria conciaria, oggi schiacciata dagli effetti della pandemia e da sfavorevoli fattori di mercato, ha dimostrato nel corso degli anni il suo impegno nella capacità di competere e innovare, dando impulso alla ricerca per creare e adottare le migliori pratiche finalizzate a sviluppare un sistema di economia circolare”.
“Come Unione Industriale pertanto – conclude l’intervento – continueremo ad essere vicini alle aziende e alle lavoratrici e lavoratori, in coordinamento con l’Associazione nazionale Unic Concerie Italiane e con le istituzioni, verso le quali siamo a disposizione per ogni forma di collaborazione; intendiamo infatti fornire, in coerenza con i nostri valori di etica e legalità, il nostro supporto a una componente essenziale di una filiera particolarmente colpita dalle conseguenze economiche della pandemia“.