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C’è solo l’Europa a Lineapelle, ma “Volevamo essere qui”

23 settembre 2020 | 19:41
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C’è solo l’Europa a Lineapelle, ma “Volevamo essere qui”
C’è solo l’Europa a Lineapelle, ma “Volevamo essere qui”
C’è solo l’Europa a Lineapelle, ma “Volevamo essere qui”
C’è solo l’Europa a Lineapelle, ma “Volevamo essere qui”

Sono 12 le aziende del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola a Milano

Sono 12 le aziende del Consorzio Conciatori di Ponte a Egola di San Miniato che hanno deciso di esserci a uno dei più importanti appuntamenti per il mercato della pelle e del cuoio: la fiera Lineapelle a Milano, la prima dopo il lockdown.

Una esposizione ridotta, con stand tutti uguali e non personalizzabili dove la parola d’ordine è esserci e far ripartire il settore. “Volevamo essere qui – racconta il sindaco Simone Giglioli in visita alla fiera accompagnato dalla vice sindaco Elisa Montanelli e dall’assessore Gianluca Bertini – per dare il nostro sostegno alle aziende del territorio e capire quali sono gli umori. Dopo il lockdown questa fiera è il primo vero appuntamento importante per far ripartire il mercato conciario, in questi mesi messo a dura prova dall’emergenza sanitaria e per fare il punto sui mesi che ci aspettano”.

Agli stand presenze di visitatori in larga maggioranza italiani ed europei, mentre quasi totale l’assenza degli extraeuropei, dove a pesare maggiormente è l’assenza degli asiatici e americano.
“Senza dubbio è una fiera diversa, in formato ridotto, lo si vede chiaramente dal numero di stand presenti e dal fatto che si sviluppi in un unico padiglione anziché nei consueti tre. C’è molta preoccupazione per il calo degli ordini e il blocco del mercato asiatico e americano. Nonostante questo ritengo che sia molto importante essere a Lineapelle anche per dare un segnale di fiducia a tutto il settore, il più importante non solo al livello comprensoriale ma regionale in un anno particolarmente difficile”.