La Vespa è inimitabile, l’Unione Europea boccia il marchio cinese

Non è certo la prima volta che succede. Tanto che da anni il Gruppo Piaggio porta avanti attività di lotta alla contraffazione anche con il costante monitoraggio delle banche dati di design e marchi registrati a livello internazionale.

Sono una 50ina, già, i marchi registrati in appena due anni. Compreso quello dell’azienda cinese, che al salone di Milano delle due ruote Eicma 2019, aveva esposto design ritenuti dal Gruppo troppo simili alla Vespa e allora fatti rimuovere dalle autorità competenti dell’ente Fiera.

Oggi 25 maggio l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale ha dichiarato nullo il design registrato poiché “incapace di suscitare un’impressione generale differente rispetto al design registrato della Vespa Primavera”.

“Lo dice anche l’Unione Europea – è il commento della consigliera regionale del Pd Alessandra Nardini – che annulla la registrazione dell’imitazione cinese di uno dei nostri prodotti più famosi. Il mitico scooter, dal 1946 icona di stile scolpita nell’immaginario del nostro Paese, lo facciamo alla Piaggio di Pontedera. Oggi l’Unione Europea Nel mercato globale, fatto anche di colpi bassi e al ribasso, le istituzioni europee proteggono questa nostra eccellenza, la storia della nostra fabbrica e i nostri lavoratori e io, come pisana e come toscana, ne sono orgogliosa. Alla faccia degli urlatori antieuropeisti alla Meloni, Salvini e Ceccardi. Viva la Vespa, Pontedera e l’Europa”.