“Ci servono tute e mascherine”, l’appello delle Misericordie pisane

“Aiutateci ad aiutarvi”, ecco come finanziare i dispositivi di protezione individuale
“Le nostre Misericordie sono impegnatissime in questa emergenza coronavirus su tanti altri fronti: portiamo la spesa a casa degli anziani che ne fanno richiesta e alle persone che sono impossibilitate ad uscire e consegniamo farmaci a domicilio nonostante l’impegno sul territorio. Stiamo anche riuscendo a inviare qualche ambulanza in Lombardia (qui), dove la situazione è veramente drammatica, per trasferire i pazienti dalle rianimazioni in ospedali di altre regioni italiane”. Lo ricorda Maurizio Novi, presidente delle Associazione Misericordie Pisane, che chiede un aiuto.
“Ovunque accanto a te, recita un motto delle Misericordie. Noi ci siamo, noi vogliamo esserci accanto a voi, ma, credete, in questi giorni è sempre più difficile”. Soprattutto sempre meno sicuro perché “Uno dei nostri più grandi problemi – racconta – è la carenza di dispositivi di protezione individuale, come per esempio mascherine filtranti e tute di protezione, adeguati che, nonostante gli sforzi fatti dalla nostra azienda sanitaria e in prima persona dal dottor Bitonti (direttore della Centrale Operativa 118 ), al quale va il nostro ringraziamento, non sono assolutamente sufficienti. Per questo ci troviamo purtroppo a far aspettare i pazienti, in attesa che qualcuno trovi e recuperi da qualche parte le tute e le mascherine e ce le porti.
Abbiamo ormai, nostro malgrado, preso coscienza che la situazione è sempre più seria, ma siamo anche convinti che ce la faremo e tutto questo rimarrà un brutto ricordo. Negli occhi dei nostri volontari però, talvolta, inutile negarlo, prima di uscire per un intervento si leggono un po’ di paura e di smarrimento perché oggi qualsiasi trasporto ordinario e di emergenza che facciamo è un sospetto covid 19. Questa maledetta parola che, ormai da un mese è entrata nel nostro vocabolario e ci rimbalza nella testa giorno e notte.
Noi però, come capirete, la prima cosa che vogliamo e pretendiamo è la sicurezza dei nostri volontari e quindi stiamo cercando, un po’ ovunque di reperire tutti i dpi adeguati. Prodotti oltretutto costosissimi: una tuta arriva a costare fino a 12 euro più Iva (e alcuni negozi addirittura, in questo periodo, aumentano i prezzi sui beni che per noi sono di prima necessità), le mascherine circa 4 euro, ma le filtranti anche 12 euro.
Ci sono Misericordie che svolgono anche 9 trasporti ‘sospetti’ al giorno e noi come Associazione delle Misericordie Pisane, al servizio delle nostre Associate, vogliamo che le nostre ragazze e i nostri ragazzi (li chiamiamo così a prescindere dall’età) siano protetti al massimo, nonostante le nuove procedure garantiscano un’adeguata sicurezza (si indossano solo mascherine chirurgiche e occhiali) e le continue rassicurazioni anche dei nostri organi Federativi regionali”.
Per esserci al meglio, insomma, “stavolta vi chiediamo di aiutarci ad aiutarvi. Aiutateci a comprare i Dpi attraverso il nostro iban: IT23Z0306909606100000156442 intestato ad associazione misericordie pisane con causale: Dpi covid19. Noi ci occuperemo di acquistarli e di distribuirli alle Misericordie che ne abbiano necessità.
Le Misericordie sono ‘nate’ otto secoli fa e, nella loro lunga storia, hanno affrontato pestilenze, guerre, crisi drammatiche: certo, non ci fermerà il coronavirus. Da otto secoli siamo a disposizione di voi, ma ora abbiamo bisogno anche di voi perché il servizio vada avanti in sicurezza, perché quando chiamate ed avete bisogno noi possiamo correre subito, come abbiamo sempre fatto.
E ricordate di aiutarci e di aiutare tutto il personale sanitario anche rispettando le regole che ci vengono date come quella di rimanere più possibile nelle nostre case, ai nostri nonni venne chiesto di andare in guerra… a noi di stare sul divano”.