
Quando si parla di scale, la ringhiera è indubbiamente l’elemento chiave, insieme al tipo di gradino.
Le ringhiere per scala, infatti, sono indispensabili, dal punto di vista strutturale. Non solo mettono in sicurezza chiunque percorra il tratto, un gradino dopo l’altro, consentendogli di appoggiarsi. Esse partecipano, nella gran parte dei casi, anche all’aggancio ed all’alleggerimento dell’intera scalinata, condividendo, con le pareti, una parte del peso-forza cui far fronte.
I gradini, in effetti, hanno un loro peso, così come pesano tutte le componenti che ne consentono la concatenazione, il fluire, la continuità fra alzate e pedate. La forma, il taglio, il tipo di materiale scelto, fanno sì che determinati gradini “esigano” determinati tipi di ringhiere scala.
Queste ultime, inoltre, svolgono sempre e comunque un ruolo estetico di importanza assai rilevante.
Il design di una ringhiera diventa un elemento d’arredo a trecentosessanta gradi. Una volta impostata all’interno di un ambiente, tutto il resto dovrà tenerne conto: pittura e rivestimenti delle pareti e del suolo, soffitti, quadri, pensili, lampadari ed altre suppellettili.
Le possibilità di una ringhiera
Le ringhiere per scala possono essere mono-materiale o, come più spesso accade ai giorni nostri, riunire due, tre materiali diversi, in un miscuglio che potenzi la funzionalità e l’impatto estetico.
La ringhiera è un elemento cui si può voler dare molta visibilità oppure pochissima, come nel caso in cui si intervenga per ristrutturare un locale dalle caratteristiche immodificabili e piuttosto costrittive, dal puto d vista dello stile.
Generalmente, quando si ristruttura da zero una casa, si punta fin da subito su una ringhiera che faccia davvero la differenza, che imponga addirittura lo stile cui tutto il resto dovrà conformarsi.
Invece, nel caso in cui si recuperi un interno, volendolo “stravolgere” il meno possibile, le ringhiere delle scala saranno a loro volta adattate, nel migliore dei modi, al preesistente.
Nel primo caso si punterà su una scala a vista possibilmente moderna, essenziale, ma dalla finezza tecnologica ben evidente: metalli cromati, PVC e vetro trasparenti, agganci satinati, sistemi di illuminazione dal basso. La ringhiera e l’illuminazione della scala, per fare un esempio, saranno davvero frutto di un unico concepimento. La progettazione dovrà essere sincrona e totalizzante.
Nel secondo caso, invece, ci si interesserà a materiali in grado di coniugare classico e contemporaneo: ferro, legno, parzialmente anche del vetro, sebbene in minor misura. Se la scala è a vista, si opterà per una ringhiera in ferro battuto, ad esempio, per legare passato e presente, con una soluzione di continuità.
Il corrimano: come può essere e come dovrebbe essere
Il corrimano è un elemento obbligatorio e fondamentale in una scala. Esiste, in effetti, un’apposita normativa in materia, definita dalla legge 9 del gennaio 1989 n. 13e D.M. del 14 giugno 1989 n. 236. Essa indica le caratteristiche di questo importante elemento: facile presa, concreta praticità, sicurezza. Ecco cosa deve garantire e possedere un corrimano.
I materiali per fabbricarlo sono praticamente infiniti: l’importante è la sicurezza, però.
La presa è importantissima in un corrimano, altrimenti usarlo potrebbe addirittura produrre danni maggiori della sua stessa assenza. Il fatto che esso sia cilindrico, a parallelepipedo, a sezione triangolare, fa variare di molto la sua praticità e soprattutto la sua idoneità rispetto alla funzione ed alle categorie di soggetti che dovranno adoperarlo. I requisiti minimi imposti dalla legge, in realtà, non ne garantiscono la comodità d’utilizzo.
L’ingegno di produttori, architetti e designer, allora, deve proprio riempire questo scarto, che potrebbe nuocere al potenziale strutturale e al successo funzionale dell’intera scala.
A volte, esistono corrimano dal taglio e dalla dimensione talmente inappropriata, che l’appiglio è praticamente impossibile: la mano può semplicemente limitarsi a sfiorarli, per testimoniarne la presenza. Un gesto inutile. Una mancanza che potrebbe rivelarsi fatale.
Un corrimano mal disegnato, “fastidioso”, mal assicurato alla parete ed instabile ha fra i vari effetti quello di non essere adoperato, alla lunga. Ed anche questo è un vero e proprio comportamento a rischio, specie se si considerano soggetti più deboli quali i bambini, disabili, gli anziani.
Materie e competenze: per un corrimano adeguato
Eppure, le possibilità per creare corrimano alla portata di tutti sono numerose.
Abbiamo corrimano in corda, in legno, in acciaio inossidabile, in alluminio. Le possibilità sono numerosissime. Ciò vale tanto per una scala a vista da interni, quanto per una scala posta all’esterno di un’abitazione o di un locale.
Nella maggior parte dei casi, il corrimano viene fissato alle pareti. Nel caso di scale e balconi, l’altezza è generalmente quella di novanta centimetri da terra.
Esistono, poi, scale dotate di balaustre che fanno tutt’uno dal gradino fino all’altezza del corrimano. Parapetti moderni, ad esempio, in vetro trasparente, che si ergono a partire dalla base dei gradini oppure al di sopra di un piccolo muretto di calcestruzzo che, all’esterno, può venire a completare la struttura di una scala.
All’esterno, le soluzioni per scale e corrimano sono più friendly, dato che si è più avvezzi al mix dei materiali. All’interno, invece, per una scala a vista, come per parapetti relativi a soppalchi, si tende a limitarsi nella scelta di metalli ed altri ritrovati contemporanei.
L’invito, allora, è a restare aperti a diverse possibilità, a vagliare bene tutte le possibilità tecniche, strutturali e di design prima di scegliere definitivamente il proprio corrimano.