Industria 4.0 a rilento in Toscana, che vede un gap con le regioni del Nord

12 aprile 2019 | 11:34
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Industria 4.0 a rilento in Toscana, che vede un gap con le regioni del Nord

Gli ultimi dati relativi al livello di digitalizzazione del nostro paese non sono stati particolarmente confortanti per quanto riguarda la nostra regione: la Toscana, infatti, dimostra di avere ancora un forte gap in questo settore, soprattutto se messa a confronto con le regioni del Nord Italia. Si tratta per fortuna di numeri non eccessivi, e di sicuro non preoccupanti: tali, comunque, da dover far riflettere sulla necessità per molte aziende locali di aprirsi al mondo del digitale e alle opportunità che quest’ultimo offre al mondo del business su diversi fronti.

Il gap tecnologico tra la Toscana e il Nord Italia

Oggi in molti hanno già capito quello che può essere peso della digitalizzazione per il successo di un’azienda, ma in certe regioni italiane si soffre ancora di una certa diffidenza in tal senso. Questo è esattamente il caso della Toscana, dove la rivoluzione dell’Industria 4.0 dimostra di soffrire di un poco confortante rallentamento. Lo sostiene la ricerca condotta dal MET, secondo cui le aziende toscane si dimostrano ancora titubanti relativamente agli investimenti nell’hi-tech e nel digital. Si tratta di una questione che coinvolge soprattutto le aziende di quei settori legati alla tradizione, come la pelletteria, la meccanica e la moda: al punto che solo il 3,6% di queste società ha scelto di modernizzarsi con le soluzioni dell’Industria 4.0. Da questo punto di vista, la distanza con le regioni del Nord Italia c’è e si vede: basti pensare all’Emilia Romagna e al suo 16%, ma anche al Veneto (7,8%) e al Piemonte (6,4%). Le motivazioni alla base di questo rallentamento nella nostra regione, riguardano prevalentemente la scarsa comprensione dei vantaggi portati dalla digitalizzazione delle aziende: specialmente nel comparto delle società a conduzione familiare che, sbagliando, pensano che questo aspetto tocchi solo le realtà imprenditoriali più grandi. E le figure dirigenziali toscane peccano in termini di competenze 4.0.

Il rilancio è possibile, ma come?

È ancora possibile rilanciarsi e portare il tessuto imprenditoriale toscano verso la nuova era del digitale: basta rimboccarsi le maniche e iniziare a colmare le lacune oggi presenti in numerosi settori produttivi. Si parla dunque di un rilancio che attraversa diversi passaggi: questi vanno da una maggior attenzione alla formazione di personale specializzato, fino ad arrivare alle nuove opportunità fornite dal mondo del digital. Per farlo basta spesso poco, perché anche una piccola azienda della provincia toscana può approfittare di queste possibilità: ad esempio lanciando un e-commerce per la vendita dei propri prodotti o semplicemente dotandosi delle tecnologie più moderne. Per cominciare non serve molto e basterebbe a volte come primo passo che le imprese della provincia passassero al vaglio le offerte di connessione Internet per il settore business, dato che con tecnologie come la LTE ormai una connessione veloce può arrivare ovunque. Si tratta in ogni caso di necessità già affrontate e dibattute nel corso di Toscana Tech, ove era emersa chiaramente la necessità di una maggiore collaborazione le tra e piccole e medie imprese del territorio, le università e le istituzioni della regione non soltanto in previsione di una maggiore formazione del personale, ma anche di aiuti alle imprese che sono intenzionate a intraprendere questo percorso.

In sintesi, occorre iniziare a recuperare il terreno perduto, attrezzandosi per competere in un mercato che oramai rende obbligatorio adottare le soluzioni dell’Industria 4.0.