Credit Agricole, bilancio 2018 ok. Utile netto a 274 milioni

14 febbraio 2019 | 18:52
Credit Agricole, bilancio 2018 ok. Utile netto a 274 milioni

In Italia Credit Agricole chiude il bilancio 2018 con un utile che vale una crescita netta del 10% ovvero 274milionidi euro e proventi operativi netti che si attestano a 1.938 milioni con un incremento del 13%. Le masse totali, comprensive dei volumi derivanti dall’acquisizione delle 3 Casse di risparmio del piano Fellini, la Cassa di risparmio di San Miniato, la Cassa di risparmio di Rimini e la Cassa di risparmio di Cesena, si attestano a 134 miliardi.

Un anno positivo quindi per la declinazione italiana del gruppo bancario francese, che tra le altre cose cose nel corso del 2018 ha dovuto affrontare la fusione con le tre banche tirate fuori dalle secche. Questo non ha frenato la crescita, ma anzi in alcuni ambiti gli obiettivi previsti per gli anni prossimi sono stati raggiunti già nel corso del 2018.
Tutto questo in un anno non ancora facile per l’economia del Paese come osservano i vertici del Credit agricole: “Lo uno scenario è caratterizzato da un rallentamento della crescita economica e da tassi di interesse che permangono in territorio negativo, gli interessi netti ammontano a 991 milioni (8%); le commissioni nette, che rappresentano oggi il 46% dei proventi, sono pari a 898 milioni (18%)”.
In un contesto macroeconomico dai fondamentali solidi, ma contraddistinto da elementi di incertezza, quindi il Gruppo bancario Credit Agricole Italia ha conseguito risultati in continua crescita. Una crescita caratterizzata da significativo sviluppo dei volumi. Secondo la Banca infatti sono in forte aumento gli impieghi 6%, sostenuti sia dal comparto mutui casa che dai finanziamenti alle imprese. In crescita anche la raccolta gestita del 3%, nonostante l’andamento sfavorevole dei mercati, con un contributo positivo proveniente da tutte le linee di business.
Altro elemento che si è rivelato proficuo è stato il forte dinamismo commerciale: acquisiti 140mila nuovi clienti anche grazie ad un crescente contributo del canale digitale, circa il 20% dei nuovi conti è aperto online, oltre allo sviluppo della rete interna dei consulenti finanziari.
Un modello di business quindi fondato sul costante sostegno finanziario alle famiglie, con crescita di oltre il 10% dello stock di prestiti per acquisto abitazione, e aumento del 33% dei volumi intermediati di credito al consumo. Altro elemento del modello adottato da Credit Agricole è il supporto all’economia reale con finanziamenti alle imprese in crescita del 4%, con particolare attenzione a settori strategici, come il settore dell’agri-agro 7%, e lo sviluppo delle filiere con imprese italiane d’eccellenza. Un ruolo importante lo ha sviluppato lo sviluppo del risparmio gestito sostenuto dai nuovi collocamenti del comparto assicurativo (19%) e dal crescente apporto della rete interna dei consulenti finanziari, in un contesto di mercato volatile con performance in rallentamento. Inoltre importante è stata il lavoro intrapreso per gli interventi di efficientamento operativo, razionalizzazione e trasformazione delle strutture fisiche, oltre all’integrazione delle 3 Casse acquisite nel 2017.

I proventi superano per la prima volta la soglia di 1,9 miliardi, in crescita del, con anche il contributo progressivamente crescente delle 3 Casse acquisite. In aumento l’incidenza delle commissioni, che raggiungono il 46% sul totale proventi a fronte del 44% del 2017, trainate dalle componenti di risparmio gestito (15%) e prodotti assicurativi, a conferma di uno sviluppo dei servizi a maggior valore aggiunto per i clienti. Il Gruppo ha realizzato importanti investimenti per oltre 350 milioni nell’ultimo triennio, in linea con il piano industriale, proseguendo in parallelo gli interventi di efficientamento operativo, razionalizzazione e trasformazione delle strutture fisiche, oltre all’integrazione delle 3 Casse.

Tra le altre attività intraprese che hanno contribuito a questi risultati c’è stato il continuo lavoro per sviluppate importanti attività progettuali per sostenere la crescita del gruppo attraverso centralità del cliente e attenzione alle persone. Infatti sono stati fatti Continui investimenti nell’ambito digital e innovation con l’obiettivo di porre il cliente al centro di una banca 100% umana e 100% digitale, attraverso l’evoluzione e l’ampliamento di strumenti multicanale, nuove tecnologie, processi smart e iniziative online orientate all’acquisizione di nuovi clienti, con particolare attenzione al target giovani. Sviluppati inoltre piani di formazione dedicati all’evoluzione del servizio alla clientela in ottica multicanale. Buona scelta è selta è stata anche l’inaugurati nuovi hub sul territorio, a Verona, Genova e Salerno, in una logica di attenzione al cliente e presidio territoriale per offrire in un unico luogo tutti i servizi di Crédit Agricole Italia con figure specialistiche che operano in costante sinergia. Importante è stato anche l’ingresso di oltre 200 nuove risorse umane, di cui il 70% giovani, attraverso il miglioramento del worklife balance e la valorizzazione del ruolo femminile in azienda, dimostrata un’attenzione continua alle persone, attenzione confermata dalla nuova sede Crédit Agricole Green Life che ospita oltre 1.500 persone in un ambiente completamente ecosostenibile e tecnologicamente innovativo.

Un po’ di numeri in sintesi
Il conto economico: principali andamenti del 2018

Il confronto rispetto al 31 dicembre 2017 è comprensivo della variazione di perimetro, con l’ingresso a fine dicembre 2017 di CR Rimini, CR Cesena e CR San Miniato.
I proventi operativi netti si attestano a 1.938 milioni, in aumento del 13% rispetto all’anno precedente.
Gli interessi netti ammontano a 991 milioni e registrano una crescita rispetto al precedente esercizio del 8%; l’anno ha visto un Progressivo miglioramento degli spread della nuova produzione di impieghi e una progressiva riduzione dell’eccesso di liquidità.
Le commissioni nette, che rappresentano oggi il 46% dei proventi, sono pari a 898 milioni e risultano in crescita del 18% a/a. La performance è trainata sia dalle commissioni legate all’attività bancaria tradizionale (20% ), sia dalle commissioni da attività di gestione, intermediazione e consulenza (15%).
GIi oneri operativi ammontano a 1.273 milioni di euro, in crescita di 228 milioni rispetto l’esercizio precedente per la variazione di perimetro. Il dato include gli oneri di integrazione delle tre banche acquisite pari a circa 30 milioni e la crescita strutturale degli investimenti previsti dal Piano industriale controbilanciati dall’intensificazione delle azioni di riduzione dei costi ordinari. Gli oneri includono i contributi al Fondo di Risoluzione Unico e al Fondo di Garanzia dei Depositi pari a 40 milioni, complessivamente in aumento del 20%.
Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 260 milioni, in progressivo calo (-12%) rispetto a fine 2017, nonostante l’allargamento del perimetro. In termini percentuali, l’indice che misura il costo del rischio di credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), scende a 57 bps rispetto ai 75 bps della fine dello scorso anno, a fronte di tassi di copertura dei crediti deteriorati in aumento. Il risultato netto, pari a 274 milioni di euro, evidenzia un aumento del 10% rispetto al risultato netto gestionale del 2017 pari a 250 milioni di euro.

Stato patrimoniale: principali andamenti del 2018
Le masse totali, risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta, risparmio gestito, e comprensive dei volumi derivanti dall’acquisizione delle 3 Casse di risparmio, si attestano a 134 miliardi di euro.
Gli impieghi verso la clientela ammontano a 46,0 miliardi di euro, in aumento del +6,0% rispetto al primo gennaio 2018, grazie al progressivo sviluppo del comparto a medio lungo termine (in particolare mutui casa alle famiglie, che rappresentano il 55% degli impieghi clientela), e alle altre forme di finanziamento destinate al sostegno delle imprese.
Lo sviluppo dei volumi è stato conseguito mantenendo una costante attenzione alla qualità del credito: in significativa riduzione l’incidenza sul totale crediti verso clientela sia del totale crediti deteriorati netti (3,8% rispetto al 6,3% di dic.’17) sia delle sofferenze nette (1,4% dal 2,7% di dic.’17). Contestualmente sono in aumento il grado di copertura dei crediti deteriorati (52,5% dal 44,9% di dic.’17) e delle sofferenze (68,4% dal 59,5% di dic.’17). Il contenimento degli NPL è stato conseguito attraverso la dismissione di uno stock di crediti deteriorati pari a 1,4 miliardi lordi.
Profilo Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con oltre 15mila collaboratori e più di 4 milioni di clienti per 67 miliardi di finanziamento all’economia. La stretta collaborazione tra le società presenti nel retail banking, credito al consumo, corporate e investment banking, asset management e comparto assicurativo garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia e integrata, a beneficio di tutti gli attori economici.
Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è presente sul territorio nazionale con oltre 1100 punti vendita in 11 regioni ed è sesto player bancario per masse amministrate con 10.000 dipendenti e oltre 2 milioni di clienti.