Lo Sri Lanka in date (e 3 ottimi motivi per visitarlo)

Nella storia moderna dello Sri Lanka, l’isola a forma di goccia pochi chilometri a largo della costa sudorientale della penisola indiana, ci sono 3 date davvero importi che più di altre sembrano aver cambiato il corso della storia di questo paese.
1983
La prima è il 23 luglio 1983, data in cui si fa risalire l’origine del conflitto tra l’esercito regolare dello Sri Lanka e le Tigri Tamil, un gruppo paramilitare di etnia Tamil, un popolo stanziatosi a nord e sulla costa est dello Sri Lanka. Questi avevano come obiettivo la secessione e sconvolsero l’equilibrio dell’isola con un conflitto che si protrasse molto a lungo.
I Tamil infatti, riuscendo a trovare dei canali per l’acquisto di armi, riuscirono addirittura ad organizzare una piccola aviazione, un’anomalia assoluta per i gruppi di “rivoltosi” nell’ambito dei conflitti civili. In ogni caso il conflitto durò fino al 2009, quando la morte del generale della fazione Tamil ne decretò la sconfitta e la conseguente resa pacifica firmata in accordo con il governo centrale.
2004
Il 26 dicembre 2004 lo Sri Lanka è stato teatro di uno dei peggiori disastri naturali dell’epoca moderna, un maremoto di cui ancora oggi non si riescono a contare le vittime. L’onda anomala è stata generata da un violento terremoto 9,1 sviluppatosi poco a nord di Sumatra (Indonesia) che ha portato distruzione per tutto l’Oceano Indiano. Le zone più colpite sono state chiaramente quelle intorno all’epicentro, ma ci sono state addirittura delle vittime accertate in Kenya e Sudafrica, a oltre 4500 chilometri di distanza.
Questo evento di portata così devastante ha lasciato delle profonde ferite nel paese, di cui si possono ancora vedere le tracce tangibili. Da una parte lo tsunami ha portato la possibilità di ripartire nella costruzione di nuove infrastrutture, dall’altra ha aperto il fianco della speculazione edilizia contro la quale proprio i Tamil di cui sopra si sono schierati, loro che avevano dovuto lasciare quelle terra della costa orientale che erano la loro casa, purtroppo anche la zona più colpita dal sisma.
2013
Questa qui è una data felice per lo Sri Lanka che viene insignito dalla rivista Lonely Planet del titolo di meta migliore per il 2013. Quasi un premio per un paese che ha sofferto per oltre 30 anni e finalmente è riuscito a ritrovarsi riuscendo a esprimere tutta la sua bellezza. Una beltà che ha decisamente conquistato i redattori della classifica e che ha lanciato definitivamente il turismo isolano che da quell’anno è cresciuto senza soluzione di continuità.
3 motivi per visitare lo Sri Lanka
Allora vediamo nel dettaglio quali sono queste peculiarità che dovrebbero convincerci a visitare questa esotica meta.
1) I templi delle grotte
La parte monumentale e archeologica dello Sri Lanka è a dir poco suggestiva. Sin dal principio, quasi 800 anni prima della nascita di Cristo, gli aborigeni Vedda furono scacciati dall’invasore indiano verso il centro boscoso dell’isola. Qui i Vedda, che poi sarebbero confluiti nelle due principali etnie dell’isola (Tamil e Singalesi), eressero templi e monumenti per migliaia di anni, e questi oggi rendono quella dello Sri Lanka la giungla più interessante del pianeta.
Stiamo parlando del complesso monumentale di Anuradhapura piuttosto che della città di Polonnaruwa (entrambe furono antiche capitali del paese. Davvero incredibile poi è il Tempio d’oro di Dambulla che si sviluppa a ridosso di 5 grotte inglobate nella struttura. Questo modo di interagire con l’ambiente è davvero peculiare dell’architettura cingalese, probabilmente gli esempi più iconici in tal senso sono proprio queste sale monumentali di Dambulla (con all’interno statue del Buddha che toccano i 15 metri) e ovviamente la Roccia di Sigiriya.
2) Leopardi ed elefanti
La wildlife dell’isola è sicuramente una delle attrattive maggiori considerando che si tratta di una concentrazione di biodiversità incredibile per un territorio relativamente piccolo. Invece, in virtù di questo cuore verde dove la natura ha prosperato per secoli e millenni, in Sri Lanka trovano posto oltre 200 specie di uccelli e oltre 90 specie di mammiferi.
Tutta l’isola è una grande spot per le osservazioni di questi esemplari in natura. Ci sono circa 6 mila elefanti selvatici che si aggirano sul territorio, c’è anche una delle concentrazioni di leopardi più elevate al mondo. Poi ancora orsi, macachi, formichieri, balene, delfini, la natura prospera grazie anche al fatto che il 13% dello Sri Lanka è zona protetta e divisa tra i vari parchi, tra cui i più grandi e famosi sono lo Yala Park e ki Uda Walawe Park.
3) Spiagge bianche ovunque
Troppo facile, essendo un’isola lo Sri Lanka ha un’abbondanza di coste meravigliose bagnate da un mare cristallino. Il problema a questo punto sarà scegliere tra: la costa orientale, più tranquilla e fuori dal giro del turismo alla moda; la costa meridionale con le sue spiaggette intime e gli spot per avvistare le balene; la costa occidentale che, per intenderci, è quella della capitale Colombo e certamente rappresenta la parte più sviluppata del paese.
In generale il consiglio è quello di farsi consigliare da una valida agenzia che abbia esperienza di viaggi e vita in loco, che ci aiuti a stendere un itinerario con particolare attenzione agli spostamenti che, in alcuni casi, è meglio prenotare prima per non rischiare di rimanere senza biglietto una volta lì. In Italia ci sono diverse strutture che faranno al caso, come questo tour operator esperto di viaggi in Sri Lanka e, più in generale, di tutta la zone interessata dall’Oceano Indiano.